effetto notte

effetto notte

Ho cucito gli scuri con un filo di luce
------ m'avvolgo di buio ----------
Vedo rumore d'acqua nel singhiozzo
di un ruscello;
ascolto di un canneto cambio di pelle
ed io fermo ai miei contorni d'ombra.

22 aprile 2013

Catrini

La tua lirica mi ha colpito per le immagini molto efficaci e suggestive: questo cucirsi questo filo di luce addosso, questo vedere il rumore dell'acqua. Molto bella!

Formalmente trovo la poesia bel ritmica con immagini originali. Ma quest'ultima è una tua caratteristica che eleva a fine arte ogni tuo verso da quando ti leggo.

Ricollegandomi al commento precedente, personalmente interpreto "Ho cucito gli scuri con un filo di luce" a quella sensazione che si ha quando attorno agli scuri, a guardar bene, passa un filino di tenue luce esterna lungo tutto il loro contorno periferico. Naturalmente la tua immagine diventa arte con quella similitudine che ne impreziosisce l'effetto e lo interiorizza. I balconi sono cuciti dall'ultimo filo di luce (speranza) mentre l'autore è vestito di buio, mi arriva come se il mondo fosse chiuso fuori e all'autore si trovasse isolato nel buio interiore. Però non tutto è chiuso e la sensibilità dell’autore si acuisce e si estende nella percezione di quello che fuori egualmente si svolge. E ne nasce una sensazione di prigionia di se stesso, forse il segno recondito desiderio di uscire da quella situazione.
Questo è quanto sento io, quello che la tua poesia mi passa, ma naturalmente non è detto che la mia sensibilità sia capace di comprende davvero tutto e a fondo le tue emozioni.

Piaciutissima.

Giancarlo

Sì, ci sei

hai interpretato ciò che intendevo, ormai conosci dopo molti anni parte della mia interiorità.


--------------- " ed io fermo ai miei contorni d'ombra " --------------

non vado oltre per paura della realtà.

Un grande abbraccio,

Grazie


Catrini