LACRIME

*

Quei sorrisi appesi alle rughe
sono sponde per torrenti
di lacrime

Quelle anse – adulto andirivieni
del fiume – conducono a un mare
di lacrime

Il giorno che dietro al giorno
si fa di sale è un calendario
di lacrime

Gli enigmi dei tuoi occhi spalancati
non hanno soluzioni
di lacrime

Io che mi guardavo le spalle
per vedermi morire non ho visto
le lacrime

I punti di domanda
danzano nella luce – in un bagno
di lacrime

L’immagine che lo specchio rimanda
è un gorgo profondo
di lacrime

I vetri smerigliati
si oppongono alla pioggia
di lacrime

Ma l’amore che attraversa i muri
non s’impasta con l’acqua
del pianto

*
desdemona

Leggendo le prime strofe non mi stava piacendo e così ho accellerato la velocità di lettura e ho scoperto una cosa straordinaria, una battuta da teatro underground, lo sfondo nero e l'attore che danza ricordando ogni volta che è entrato in contatto con una lacrima, visivo, uditivo, passivo, attivo ed anche inconsapevole.

Questa è sicuramente poesia ma ha qualcosa che sviluppa parallelamente ad essa come la natura di un monologo di un'opera teatrale indipendente.

Difficile da spiegare e spero di essere stato abbastanza esauriente nel giudizio.

Piaciuta

Francesco

Bellissima.

Una lettura che mi ha coinvolto
Complimenti a te