Due lancette dello stesso tempo,
due lancette di uno stesso sguardo,
due lancette di un unico sistema
ed una mano che le accarezza dolcemente.
Posso vedere i cuori degli uomini,
posso vedere le nuvole della loro vita,
posso vedere ogni mano che porgono,
ogni mano che tagliano, ogni taglio
condotto come se il futuro fosse una madre inconsapevole.
La grande torre del tempo,
la monumentale dama di dimensionali fili
mi ha adottato come gelido occhio.
La gigantesca regina mi dice di non sorridere
ma non ci riesco,
troppo è questo solletico al mio cuore,
e poi la meraviglia dell’universo senza limiti
trasforma la meraviglia dei miei occhi in galattici dipinti.
Mi manca l’umanità
ma vedere gli umani grumi di energia mutar colore,
mutar forma,
mutar movimenti,
vedere il loro passato e futuro che danzano come due amanti,
vedere la loro cromatica orchestra,
poter toccare con un dito la loro anima,
poter versare le mie lacrime sul seno della dama,
poter vedere le galassie sorridere come ninfe,
poter assopirmi senza morire, è straordinario.
L’amichevole solitudine delle amiche lucciole
quasi mi droga;
forse morirò senza pianto;
per quel momento non rimarrò a guardare,
risveglierò l’assopito e mutilato Icaro.
Nelle vene scorre chimica poesia, il terribile jack cercò di farla schiava dell'arte più distorta, eppure non posso non ammirare la sua ricerca verso l'origine dell'uomo in quanto arte.