Cade una foglia

Cade una foglia
sfiora il volto etereo d’una bimba

Mentre un bisbiglio nella placida ora
racconta tante storie di sere che giacciono
nei perenni ricordi

s’invola il volo d’una colomba e lusingata
dal bianco alone della luna e l’ambrato viale
di lucciole imbandito mentre

si fa sera notte e poi ritorna il giorno
con l’odore dei pini e le ginestre a profumare
i nostri giochi profumati ad asciugare al vento

mai nessun tempo fu perduto qui con te
tra queste vecchie case ora a rimembrare
di fiocchi trattenere trecce sulle spalle.


"dedicato a mia cugina Francesca che tanto amo si trova in ospedale mal ridotta, per causa d'un incidente stradale causa di una bravata d'un ragazzo 16enne...)

Formalmente, secondo me, la poesia non andava divisa in strofe perché l'enjambement tra la terza e la quarta strofe mi stona proprio.
Manca qualche, a mio avviso indispensabile, congiunzione (o virgola) qui e là che ne rende difficoltosa l'immediata comprensione. Ad esempio all'ottavo verso tra sera e notte.
Il tema mi arriva molto delicato e profondo e mi rievoca un tempo lento a passare dentro una atmosfera molto dolce.
Un applauso.

Giancarlo