00 25/08/2011 15:55
PROPONGO QUESTA BREVE RIFLESSIONE CHE HO FATTO,PARTENDO DA UN FILM MOLTO BELLO ANCHE SE POCO CONOSCIUTO.LA RINUNCIA AL SOGNO E L'APERTURA A NUOVE DIMENSIONI DELL'ESISTENZA.SPERO VI PIACCIA.




"Cristina...nonostante ti abbia pensata infinitamente in questi dieci anni, da quando mi hai lasciato,ora, che io ti sto lasciando, non riesco a ricordarti,il tuo viso, i tuoi capelli,ricordo solo la tua assenza perchè in tutti questi anni,non c'eri mai...e ovunque, in ogni parte del mondo in cui sono stato, sentivo la tua voce, a migliaia di km di distanza, mentre mi chiamavi per le ricorrenze festive, Natale, Pasqua,e in tutto questo tempo ti ho vista solo nel mio videoteatrino personale, al rallenty(slowmotion), mentre mi correvi incontro sulla spiaggia dove ci siamo conosciuti,e il vento che accarezzava i tuoi capelli,i tuoi orecchini che scintillavano nel sole e il tuo sorriso luminoso, Cristina,la mia bambola ,il mio amore"



Scena finale,"la liberazione"....Fede arriva sotto casa di Cristina con l'intenzione di far esplodere la dinamite, e poi scopre che gli anarchici gli avevano rifilato un semplice fuoco d'artificio,lo stupore e la gioia finale della liberazione, che risplende come un sole su tutto il suo viso.
Mi piace molto questo film,per il significato simbolico insito che ha, non si tratta solo di una rinucia al sogno di poter avere una ragazza idealizzata ai massimi livelli,ma rappresenta l'arresa positiva,la rinuncia a un sogno impossibile a qualcosa che non si puo' avere,che va aldila' delle nostre possibilita', aspettative e illusioni.
Si tratta del ritorno alla realta',l'accettazzione che puo' permetterci di andare oltre, di fare il balzo quantico verso un altro livello di esistenza piu' maturo,di abbandonare le favole e gli ideali della fase incosciente bambina,per abitare un nuovo mondo adulto, una nuova visione delle cose e intravedere nuovi orizzonti.
Solo questa dolorosa rinuncia,il sacrificio della rinuncia a cio' che credevamo essere la realta'a cio che sognavamo con tutte le nostre forze,puo' permetterci la liberazione,l'accesso ad altre dimensioni dell'esistenza.
Mi viene in mente anche un altro film,visto tanti anni fa,un'originale sceneggiatura si dispiegava attraverso la storia di quest'uomo non-vedente ,che chiedeva a un ragazzo di descivergli le foto che faceva,e raccontargli poi del mondo che a lui non era concesso di vedere.
Il ragazzo guida alla fine rinuncia lui stesso al suo sogno impossibile di avere quella ragazza, che a sua dissaputa aveva fotografato, lui le confessa cio' che aveva fatto e rinuncia,le dice che non l'avrebbe piu' opportunata e sul gesto di gettare la sua foto in un cestino dei rifiuti, inizia la musica sul susseguirsi delle ultime immagini del film.
La rinuncia al sogno, al mondo idealizzato sulle nostre fantasie, le nostre aspettative e bisogni,porta inevitabilmente grande sofferenza,nel vedere davanti ai nostri occhi crollare tutto il castello di favole che cosi' a lungo e con tanto zelo avevamo costruito, e impotenti assistiamo al nostro dramma,senza poter fare altro che arrendersi, accettare una realta' ben diversa di quella in cui avevamo creduto cosi' ciecamente.
Ma sulle macerie di quel castello di sabbia pieno di sogni,adesso proprio quella materia cosi' fragile puo' offrirci una nuova possibilita', di costruire qualcosa di nuovo, di completamente nuovo e cosi' solido e indistruttibile, che restera' per sempre..
E appena tocchiamo quella materia informe emersa dalle macerie dei nostri sogni,se alziamo lo sguardo verso il cielo,possiamo vedere qualcosa che brilla nel sole,che sfreccia sulle nostre teste nel cielo turchino,la fenice , il mitico uccello di fuoco della rinascita,che sta volando sulle nostre anime come segno di speranza,venuto a donarci la sua benedizione ,per il sentiero che abbiamo appena intrapreso verso una nuova vita.