Leggere le pagine di questo forum, ieri e oggi, mi ha riportato alla mente una riflessione scritta un mese fa. Mi piacerebbe condividerla con voi, per cui la ricopio qui...
Ho "discusso" con una persona, oggi dal medico, sul significato del termine "Scrittrice". Una discussione che mi ha spinto a chiedermi se io posso essere considerata una scrittrice.
Secondo lei, no. Perché non mi mantengo scrivendo, non è quello il modo in cui mi guadagno da vivere, non è la mia professione.
E ha ragione. Non so nemmeno se lo diventerà mai, anche se, sono sincera, l'idea di mantenermi facendo la cosa che più Amo al mondo, non è che mi dispiacerebbe.
Quindi no, non vivo facendo la scrittrice, non mi ci pago le bollette e non scrivo certo il termine "scrittrice" in un ipotetico biglietto da visita. (A onor del vero, suonerebbe bene. Un cartoncino bianco, semplicissimo, con una rosa rossa all'angolo superiore sinistro e il mio nome scritto in caratteri eleganti, con vicino la parola fatidica: Scrittrice. Mica male no?)
Però.... non passa giorno senza che io scriva qualcosa, una qualsiasi cosa. La giornata è disperatamente vuota e incompleta se non lo faccio.
Ho altre passioni, tantissime, come disegnare, cucinare, lavorare con le mani dando forma ad anonime perline, passeggiare, andare al cinema, ascoltare musica, leggere, andare a teatro, giocare, persino parlare (ebbene sì, lo ammetto). Ma nessuna di queste può essere paragonata anche solo lontanamente alla scrittura.
Per me scrivere è respirare. Non respiri perché ti piace sentire l'aria che attraversa i polmoni (anche se chiudere gli occhi e ascoltare l'aria è uno dei piaceri della vita), respiri perché se no muori. Nessuna persona sana di mente può dire "oggi non ho voglia di respirare". Non ti chiedi se ne hai voglia, lo fai e basta, e lo fai senza deciderlo... fa parte di te, della tua natura, e non puoi definirla una passione.
"Di cosa sei appassionato?"
"Del respiro."
Chi mai potrebbe considerare il respiro una passione, o un mestiere? No! E' una necessità, un bisogno impellente, è la vita che scorre e non possiamo fare niente per impedirlo, né vogliamo farlo.
Disegnare, invece, tanto per fare un esempio tra le mie tante passioni, è come mangiare una pizza. E' bellissimo, e dà una soddisfazione enorme! Non potrei vivere senza mangiare una pizza ogni tanto, ma nemmeno morirei se non ne mangiassi per un po'. Non è un bisogno, è un piacere, e non mangi la pizza quando non ne hai voglia, non è la tua vita. E' un dono che ti fai, ma ne puoi benissimo fare a meno senza eccessivi traumi. Ci sono periodi che mangerei pizza tutte le sere, e periodi in cui preferisco l'insalata mista. E' un piacere e può benissimo capitare che un giorno io dica: "oggi non ho voglia di mangiare la pizza". (beh, in effetti accade abbastanza raramente!)
Ecco. Scrivere è respirare, e disegnare è la mia pizza.
Per questo posso dire che sì, io sono una scrittrice, perché nelle mie vene scorre inchiostro, perché se non scrivo muoio, letteralmente.
Forse scrivere non mi paga le bollette, ma mi tiene in vita. E non è poco, mi pare.
"Voglio cambiare il mondo", disse la ragazzina.
"Ah sì? E come pensi di farlo?", chiese il professore.
"Con l'Amore", rispose lei sorridendo.