Manuela

Manuela che cantava canzoni spagnole
e aveva una sorella più bella di lei.
Manuela che aveva già provato
ad aprire la finestra di notte
per contare i voli soffiati d’inverno.

Lei era solo una bambina distratta
con una madre fidanzata da sempre.
Lei era un voltafaccia di promesse inventate
con un torrente di favole in mano,
che l’amore disegnava d’unghie sui vetri.

Aveva occhi grandi di colore lontano
e un padre sconosciuto nel cuore.
Chiedeva di un mondo impossibile,
a me, che riempivo pagine e bocca
di birra scura e risposte scontate.

Il futuro lo guardava sulle vene tremanti
senza mai chiamarlo per nome
e le paure annuvolate sul viso
svanivano con la canzone dell’Ebro
a bocca chiusa la marcia cantando.

Manuela è inciampata in un buco
con il suoi lividi viola sul braccio,
con i suoi graffi sull’anima cupi
e io che scrivevo per Angela Davis
per lei una parola masticata in poesia
non mi è ancora uscita di mano.

Quello che mi piace delle tue poesie e' che riesci sempre a tracciare spaccati di vita intensi e a disegnare personaggi vibranti; persone che chiunque vorrebbe conoscere per imparare quella dolcissima arte del vivere. Un applauso per Manuela

con Debona perchè leggendo la tua poesia viene il desiderio di conoscere
il soggetto dello scritto.

Grazie Debona, probabilmente quando le vite che ti circondano sono intense non puoi fra altro che cercare di raccontarle come sono.
Manuela era una mia amica, morta di overdose negli anni '70, quando aveva 20 anni, doveva ancora cominciare la vita.

Grazie Gloria. Si, era una ragazza da conoscere...

La sento dedicata ad una vita persa.

Leggendola, involontariamente, mi sono accordato con una ballata.

Piaciuta.

Giancarlo

Grazie Giancarlo. Perchè "spostata"

Una poesia che trabocca di intense emozioni...Sensazioni che ho provato e mi hanno lanciata nel ricordo di un ragazzo, anche lui di appena 18 anni che per uno sbaglio di overdose si è spento una notte...solo e sicuramente senza nemmeno accorgersene seduto al tavolo del soggiorno, dove la madre lo trovò senza vita il mattino dopo...Ho un brivido leggendo le tue parole..per me era come un figlio l'avevamo accolto in casa sembrava quasi che stesse uscendo dal baratro ed ecco l'errore fatale....oddio che ricordi! Una vita spezzata senza poter far nulla....l'unica cosa che ricordo con affetto è quel sorriso che le avevo ridato...non lo scorderò mai più! Era un compagno di scuola di mia figlia e lo porto sempre nel cuore....grazie Leo..
La tua lirica percuote le corde del cuore
Un abbraccio con stima
lia

Grazie Lia, io ricordo come se l'avessi davanti, quando cantava le canzoni della guerra civile spagnola, canzoni che non ho mai più ascoltato.
Anche tu mi hai fatto venire i brividi.

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Grazie Lia, io ricordo come se l'avessi davanti, quando cantava le canzoni della guerra civile spagnola, canzoni che non ho mai più ascoltato.
Anche tu mi hai fatto venire i brividi.

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Grazie Leo, penso che quando le persone care vanno via, il migliore modo per tenerle in vita sia il ricordo. Ogni occasione è sempre bella per farlo sentire ancora accanto a noi!
Ogni tanto il mio pensiero va a lui!
Era un caro, quasi figlio, compagno di Daniela.
che qualche anno fa si è tolto la vita ...
non si è potuto capire se l'ha fatto per sbaglio,
la mia mente ed il mio cuore ha ormai fotografato
per sempre il suo viso, il suo sorriso,
ogni giorno lo saluto col pensiero,
perchè il suo ritratto è posto all'ingresso della mia casa!

Era un un ragazzo formidabile, intelligente, preparato sensibile,
qualcosa gli mancava...
in famiglia l'abbiamo accolto in casa dopo che Daniela
mi aveva posto il problema ed ha chiesto il mio aiuto,
non riuscendo da sola ,è stato terribile, io avevo capito
che mia figlia le volesse bene ..
quando mi ha detto " Mamma Andrea si droga! Aiutiamolo!"
non so descrivere quello che ho provato,
in quel momento l'unica cosa che ho pensato
ed ho fatto è stato abbracciare mia figlia e
sperare che la potessi aiutare!

Da quel momento è stato un impegno a tempo pieno,
era sempre a casa nostra la madre mi telefonava
perchè era molto contenta che venisse da noi,
si sentiva più tranquilla!

lo trattavo come un figlio e lui mi chiamava mamma !!!
E mi diceva sempre" Non ho mai provato quello che provo adesso.
Siete per me la mia famiglia ed è bello volersi bene!"
Ogni giorno mio marito lo acompagnava a sera tardi a casa!!
Abbiamo cercato di parlare con la madre,
ma non sempre è facile la situazione è molto delicata.......
quello che non scorderò mai ed ogni tanto lo ricordo
E' quando è arrivato in casa nostra.

Occhi tristi e lo sguardo di chi non ama la vita!
Come se fosse morto dentro!
Mi ha colpito tremendamente
è stato con noi quasi due anni,veniva a studiare

Era un ragazzo in gamba intelligenza vivace,
parlavamo di tutto letteratura ,filosofia, arte...
a volte con mio marito si appartavano per parlare di meccanica,
perchè mi diceva che avrebbe voluto fare il meccanico,
a volte mio marito lo coinvolgeva nei suoi hobby,la scultura,
in questo modo lo distoglievamo dagli amici poco sicuri e
cercavamo di aiutarlo cercando di interessarlo alla vita!

Poi finalmente sua madre ha capito che andava aiutato,
ed era felice che anche lui ne fosse consapevole,
infatti aveva cominciato ad disintossicarsi in un centro ..
In quel periodo, noi eravamo andati in campagna
dopo la chiusura della scuola..
gli avevo proposto di venire quando voleva.
Ma con la sua famiglia erano andati al loro paese

Qualche giorno prima di iniziare la scuola
l'avevo sentito al telefono e mi aveva detto
che aveva desiderio di parlare con me,
mi trovavo fuori casa
e gli dissi che fra due giorni sarei rientrata!!

Quella è stata l'ultima volta che ho sentito la sua voce!!!
Perchè a quanto pare qualche giorno dopo rientrato da fuori .. si sentiva giù.....
insomma autopsia ha detto che aveva mescolato diverse medicine.
E la madre l'ha trovato l'indomani mattina seduto nel soggiorno morto!!!
Non ti dico come mi sono sentita appena l'ho saputo!

La prima cosa che ho pensato è stata la madre! e mia figlia!
Per lei è stato anche un colpo atroce,
non posso descrivere, come mi sono sentita,
un senso di colpa immenso, dentro di me è rimasto
per un pò di tempo un dubbio..mi chiedevo
" Se l'avessi sentito quel giorno,avrei potuto fare qualcosa?"

Mi sono portato dentro questo senso di colpa per un pò di tempo,
tutti mi dicevano che io non c'entravo niente!!!
Non so nemmeno io come ho scritto, ma soffro ancora oggi,
quando ricordo questo ragazzo buono, bravo, intelligente, bello
La cosa più bella del suo ricordo che sento dentro di me
è l'avergli fatto conoscere il sorriso,
quello non lo dimenticherò mai!

Chiedo scusa per essermi dilungata...Leo
Spero che Giancarlo sia d'accordo se rimetto nel tuo post
la poesia che gli ho dedicata...l'avevo già pubblicata settimane fa...


Il richiamo del presente

Eccoti qui.
Basta soffermarmi
un attimo a pensarti,
che non manchi
mai all'appello.

Esci dalla parte più remota
della memoria e
sei sempre pronto
a risalire quella via
che ti porta al presente

Ed eccoti là,
ti vedo,
alto,bello,pieno di vita,
che mi sorridi,
vorresti accarezzarmi i capelli
ma la tua mano si ferma,
ti rivedo quello sguardo
triste di sconfitta !

Era bello vederti
la luce della vita negli occhi,
credevo ti avessi aiutato
a superare la morte dell'anima.

Ma ecco l'errore fatale .

Non capisco come è successo!
Te ne sei andato, senza una parola,
un saluto,senza forse nemmeno accorgerti
che stavi andando via...

Ma la cosa bella
che mi porto dentro,
è anche quella
di averti ridato il sorriso!
Quel sorriso
che non potrò mai dimenticare.

Lia

Di solito non metto mai a nudo la mia anima...sono poche le volte che mi son sentita di farlo....grazie per avermene data la possibilità!
Un abbraccio forte con affetto
Lia

Volevo farti vedere il suo ritratto...
lo tengo nell'ingresso di casa


foto personale
Scultura di Salvo Pellitteri

Un saluto
Lia

Mi sono veramente commosso nel leggere la storia di Andrea e nel percepire il tuo trasporto. Non sentirti in colpa, anzi gli avete regalato ore e giorni felici che altrimenti non avrebbe avuto; come dici nei tuoi versi gli hai ridato un sorriso che non si può dimenticare.
Sono felice che tu ti sia sentita di mettere "a nudo" la tua anima, significa che non hai avuto timore o vergogna di farlo e che sia successo con me non mi fa altro che piacere.
Un abbraccio anche a te e sii orgogliosa di te stessa.

Grazie leo....non riesco a dire altro....grazie
Un abbraccio commosso, con tanta stima
Lia