“Dio plasmò l’uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente…”
“... E il Signore Dio disse: - Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile...”
Da queste parole della Genesi si evince che la donna è stata concepita allo scopo di colmare la solitudine dell’uomo.
Se ne deduce che l’uomo non era di per sé autosufficiente. Necessitava di un completamento, in quanto “non finito” (perché Dio cessò il suo lavoro dopo aver creato la donna), quindi imperfetto, cioè manchevole di qualcosa.
E proprio dall’uomo Dio trasse la donna, mutilandolo di una costola, tanto per non fargli dimenticare che, comunque, di qualcosa rimaneva manchevole!
“Dio creò l’uomo a sua immagine;
a sua immagine Dio lo creò,
maschio e femmina li creò.”
L’umanità è l’immagine di Dio che è la perfezione ma non può essere perfezione assoluta altrimenti non sarebbe un'immagine ma Dio medesimo.
E, appunto, la parte imperfetta che non permette l'assolutezza di questa perfezione è il maschio mutilato della costola!
Cosa avvenne dopo questo grandioso evento?
Apparve il Serpente ingannatore.
La donna disse di essere stata ingannata, l’uomo disse di aver dato retta alla donna.
Allora Dio punì tutti, giustamente, perchè non è giusto far da scaricabarili!
Il Serpente fu maledetto.
Alla donna disse:
“... con dolore partorirai figli,
verso tuo marito sarà il tuo istinto
ma egli ti dominerà”
E all’uomo disse:
“... maledetto sia il suolo per colpa tua... "
(e questa è una responsabilità che, in quanto donna, sono felice di non avere!)
“... con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
Con il sudore del tuo volto
mangerai il pane;
finché tornerai alla terra
perché da essa sei stato tratto;
polvere tu sei e polvere ritornerai”.
Sofferenza, fatica e morte.
Questa fu la condanna.
In seguito, qualche maschio furbino, pensò bene di attuare la sentenza divina alla lettera.
Immagino la riflessione che ne venne fuori:
- Io, uomo, devo soffrire, sudare e morire?... ok, ok, però, tu donna, tra i dolori, sarai da me sottomessa!-
La storia umana ci dimostra che così è stato ed è ancora.
Ma quell’uomo furbino non ha letto appieno le parole di Dio e ignora che con Lui dovrà fare i conti finali!
Infatti:
“Polvere tu sei e polvere ritornerai”.
Queste parole Dio le disse all’uomo e non alla donna!
Poiché la donna, Eva ("hawwa", in ebraico), è “colei che vive”!
Ecco il mio motivo per cui sono ORGOGLIOSA di essere donna.
In quanto donna io vivo e vivrò, oltre l’inganno, oltre la sofferenza, oltre la morte.
Ma non solo.
Infatti Dio disse al Serpente:
“... Io porrò inimicizia tra te e la donna...
... questa ti schiaccerà la testa”
E queste parole la dicono lunga..............................................
Non ho altro da aggiungere, se non ringraziare Dio per avermi concesso la gioia di diventare madre con un parto naturale tra dolori sopportabilissimi!