FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

L' imprevisto.

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    Raggio di Sole21.
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    Sesso: Femminile
    00 18/01/2010 02:02


    Era accaduto ancora. Ogni volta giurava a se stessa che non sarebbe più successo perché sarebbe stata più razionale, forte, determinata ma… niente, non riusciva a tenere fede ai suoi proponimenti : fragile e, soprattutto consapevole della loro vanità . Non sapeva spiegarsi le origini di quel sentimento, dell’ affascinante mistero che lo avvolgeva, di quell'alchimia simile ad una dolce follia, di quella sottilissima ma tenera sofferenza. “Non si possono spiegare certe cose” concludeva e questo le bastava. Era solo cosciente che in seguito ad altri dolori , appoggiati sulle spalle di una presunta insensibilità , dopo essere piombata negli abissi della depressione , contro ogni sua forza ed ogni suo volere, avrebbe ricominciato a vivere. O forse a morire piano piano e dolcemente anche se questo non lo metteva mai in conto.

    A nulla valevano, a quel punto le dichiarazioni fatte a se stessa: “basta, ho chiuso” o “meglio soli che male accompagnati”. Fingeva, fingeva a sé stessa per darsi un contegno da persona matura, adulta, sicura. Ma perché, le veniva da chiedersi, faceva tutto questo? Rassicurarsi in tal modo voleva dire deformare la propria natura e questo la faceva vivere male. E allora perché? Indossava la maschera per gli “altri”, per chi si aspettava da lei un determinato comportamento.

    In fondo era una debole e aveva sempre fatto così nel corso della propria esistenza: tutti coloro che le erano vicini avrebbero voluto per lei una vita normale e “perbene”. Non aveva ancora capito cosa volesse dire il termine “perbene” : sapeva solo che non le piaceva come non amava gli schemi che l’ impastoiavano e non la rendevano libera. E più queste aspettative erano pressanti più si sviluppavano in lei sentimenti di ribellione a lungo repressi . Contemporaneamente la sua indole la portava ad accontentare chi le stava più vicino ma questo non faceva altro che infiacchire la sua personalità.

    Non essere sé stessa spesso l’aveva portata ad importanti scelte di vita che l’avevano segnata in profondità e l’avevano resa infelice, per sempre. E ora cos’ era la sua vita? Un andare avanti, un trascinarsi mettendo toppe qua e là cercando di simulare situazioni, contesti, realtà a lungo desiderati ma che non avrebbero mai più potuto concretizzarsi.
    Era una contraddizione, un vivere sofferto, sempre. “Perché sei sensibile” le dicevano ma questo non risolveva granché dei suoi turbamenti. Ora sapeva, aveva ricevuto quasi un ordine, che non doveva innamorarsi più.

    Era un fulmine a ciel sereno, non prevedibile. Succedeva e basta. Ed era così dolce quel gioco di sguardi, dapprima pudico poi sempre più audace, che permetteva di entrare l’ uno nell’anima dell’altro. Allora sentiva qualcosa sciogliersi. Era il ghiaccio che troppo a lungo aveva dimorato nel suo cuore e l’aveva reso duro, freddo, indifferente. Aveva paura. Per l’ ultima volta provava ad essere razionale ma… invano. “Dio mio, no, non devo, fa’ che non accada” si ripeteva ma non poteva opporsi al destino. Le sue forze erano così esigue che non ce la faceva. Provava una sensazione già nota, sentiva un tremore e un caldo nel più profondo dell’ Io. Continuava a guardarlo in un silenzio a lungo coltivato ed ora fondamentale per cogliere la preziosità dell’attimo. Si ascoltava, coglieva la più piccola delle vibrazioni ed i palpiti che segnavano il ritmo della felicità. Era un sentimento strano, l’aria sembrava rarefarsi per consentire di penetrare ogni sua molecola. La mente, indebolita anch’essa, non era più in grado di opporre alcuna resistenza. Era bello… Le si inumidivano gli occhi, commossa per un sentimento così grande che toccava a lei ora, sì proprio a lei vivere.

    Si convinceva che anche l’altra parte provasse le stesse potentissime emozioni e che quel momento fosse speciale ed unico per entrambi. Sì , ne era convinta, doveva essere per forza così. Altrimenti perché lui sarebbe rimasto lì a guardarla così teneramente? Forse tutto ciò non avveniva ma in certi momenti ci figuriamo la realtà come vogliamo che sia : il brutto non esiste più ma s’ impone solo la categoria assoluta del Bello. Siamo noi che plasmiamo nella mente la realtà e non questa che si modifica.

    Ma non se ne curava, tanto era presa dal rapimento di una sensazione che voleva vivere. Era come assetata sì, sembrava una persona che ha vissuto a lungo in una zona arida senza molte riserve d’acqua. Lei aveva vissuto senza riserve d’affetti. Era rimasta sola a vivere la sua solitudine, aveva incominciato ad amare il silenzio ed il vuoto, aveva coltivato l’ introspezione. Nessuno lo sapeva a parte la sua singolare compagna che era diventata una sorta di ombra inscindibile, indissolubile, sempre presente. A parte questa nessuno conosceva il suo mondo interiore, i suoi turbamenti, le sue ansie, le sue paure, i suoi dubbi, la sua voglia di essere amata. Nessuno.

    E osservandolo continuava a ripetersi che quello era l’Amore, quello vero. E se lo ripeteva sentendo il dolore del sale sulle sue ferite: un ultimo avviso prima di perdersi per sempre.



    [SM=x142887]


    Laura.
    [Modificato da Raggio di Sole21. 18/01/2010 16:46]


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    Laura______Raggio di Sole21.
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    debona
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    00 18/01/2010 11:27
    Ogni volta che ci s'innamora si rischia sempre di soffrire, ma cosa sarebbe la vita senza le sensazioni che hai descritto? Un attimo di felicita' vale piu' di ogni possibile disillusione. L'importante e' vivere il momento senza pensare al futuro... vivere il presente! [SM=x142922]


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    Giovanna
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    camilloextrema
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    00 19/01/2010 19:07
    [SM=x142887]


    Claudio


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    "ogni cosa che ha un inizio ha una fine"