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Una vecchia macchina da cucire
un ferro da stiro ricoperto di ruggine
testimoni inermi di una operosità passata
oggetti di vita ricolmi di densi significati.

Intorno ad essi le gioie semplici e caste
le aspirazioni per il futuro dei figli
le angosce della modernità che avanza
il timore della scomparsa di un’arte.

Forbici giganti ai miei occhi di bambino
la mezzaluna di legno sul grande bancone
oscuro utensile affidato alla mia fantasia
fili di fumo disegnano pagliacci improbabili.