00 22/02/2009 12:11
Tenera e nostalgica, questa poesia.
Mi ha ricordato la mia infanzia, le suorine dell'asilo, il loro cortile monacale dove noi bimbi si giocava, i gigli... c'erano tanti gigli il giorno della mia prima Comunione... i vari battesimi ai quali ho assisitito...
Ora è tutto cambiato. Ci dicono che tutto è "globale". Ma nessuno ci ha insegnato, nessuno ci ha preparato a questo.
C'è solo tanta ignoranza, presupponenza, ognuno è convinto di essere nel giusto, odio, violenza, e le religioni... quelle create dagli uomini intendo, non ci aiutano, ma sono il focolaio per altri spargimenti di sangue.
Rimpiango un tempo e una religione, rappresentata da ingenui dipinti, preti semplici e non "impegnati" in cose che dovrebbero fare altre associazioni, dove aveva però senso vivere e sperare.
La tua poesia mi ha fatto ricordare quei tempi. Grazie.

Alberto