00 18/02/2009 11:35
Questo tuo racconto, l'ho letto già da due giorni. Mi ha turbata e non sapevo come rispondere, tutt'ora adesso non trovo le parole adatte per esprimere quello che ha suscitato in me. Mi sono sentita parte, di quelle persone che girano la testa e guardano altrove quando incrociano, uno dei tanti Bacchineddu che si vedono nelle strade delle nostre città. Ci siamo assuefatti alla sofferenza, a volte la viviamo con fastidio, distogliamo lo sguardo, perchè non riusciamo a reggere il senso di colpa. Così mentiamo a noi stessi, con la paura e l'insicurezza, ci scagliamo contro queste persone a volte già tanto provate dalla vita, soltanto per sentirci bene con noi stessi.
Il tuo racconto è molto bello, venato di poesia, con un finale dolce amaro. In questa triste società non resta che la Pietà Celeste.
[Modificato da kamo58 18/02/2009 11:38]