FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

ELUANA

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  • fiordineve
    00 18/12/2008 01:48
    pensiero
    ELUANA


    Eluana, troppo difficile giudicare, però una riflessione mi sgorga spontanea.

    La dovranno sedare con morfina perchè non senta dolore mentre morirà di sete e fame.

    Non so quale medico o quale struttura si farà carico di questo che, per me, rimane un omicidio di stato.

    Ecco la domanda che mi angoscia: il padre insiste nel lasciarla morire; allora che se la tenga a casa con lui, guardandola spegnersi giorno dopo giorno.

    E' lui che richiede la sospensione del trattamento (da ricordare che Eluana respira autonomamente e mostra segni di sofferenza) che si prenda cura di lei fino al termine della sua vita terrena.

    ...


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    Cobite
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    00 18/12/2008 08:57

    Io credo che un essere umano abbia il diritto di decidere in questi casi ed è stato stabilito con sentenza in giudicato che Eluana non voleva essere mantenuta artificialmente a soffrire senza vivere. Non è Eluana che sopravvive, ma il suo corpo. L'alimentazione artificiale non l'ha inventata Dio e l'uomo in questo caso ne sta facendo un uso esagerato.
    Ma che delitto ha commesso Eluana per avere il suo corpo mantenuto in vita a soffrire e basta contro la sua volontà di quando era in vita e cosciente? La dignità e la volontà di Eluana è stata violata torturando per tanti anni il suo corpo che vuole morire.
    Secondo me il delitto lo commette chi per illogica intransigenza religiosa viola il suo corpo con inutili sondini e gode nel sapere che il suo corpo soffre senza speranza..
    Quest’ultimi dovrebbero essere processati ed eventualmente condannati a risarcire tutte le inutili sofferenze che hanno obbligato a subire al corpo di Eluana e ai sui genitori.

    Questa è la mia convinzione.

    Giancarlo




    ...

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    ELIPIOVEX
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    00 18/12/2008 13:33
    L'argomento è difficile e delicato.
    Il padre di Eluana è intervenuto non dopo 1 mese ma dopo anni di agonia.
    Quindi non è un capriccio dovuto ad un raptus di rabbia ma una decisione difficile maturata negli anni. Credo anche che la parola tortura non sia usata a sproposito per questo caso. Eluana è intrappolata tra la vita e la morte in una specie di limbo in cui non è nemmeno cosciente appieno di vivere.
    Come giustamente ha ricordato Giancarlo è con il progresso della scienza che si è arrivati a queste aberrazioni (quando non esisteva l'alimentazione artificiale o le maschere d'ossigeno una persona moriva e basta in queste situazioni, nemmeno ci si poneva il problema dell'eutanasia).
    Ma è veramente un progresso questo?
    Costringere a vivere allettato una persona che non è in grado nemmeno di dire cosa gli da fastidio o meno, molte volte coperto di piaghe, vittima di esperimenti a volte utili a volte meno da parte di medici.
    Mi pongo questa domanda continuamente.
    Con mia suocera era stato il medico a farci questa proposta, giudicata da mio marito indecente (le sue parole furono mia madre non morirà di fame per mano mia, ma se ne andrà solo quando Dio avrà deciso quale sarà la sua ora). Non ci siamo arresi, mai anche quando ci dicevano che quel farmaco o quell'intervento erano troppo costosi per una come "quella là". (Quella là, nonna, quella vecchia sono tante le espressioni che abbiamo dovuto sentire rivolte ad una donna di 56 anni che ha avuto solo la sfortuna di contrarre una malattia incurabile).
    Sono scelte difficili, che ti ritrovi ad affrontare in cui devi sempre avere a mente il bene della persona cara che sta soffrendo, che è "ostaggio" di quanti la stanno curando e assistendo e che quello che non farai per lei ti rimarrà sempre nel cuore come un rimorso per non aver fatto l'impossibile per salvarla.
    Il padre di Eluana ha avuto un gran coraggio, affrontando ogni giorno le critiche e gli attacchi di tutti quelli che si arrogano il diritto di giudicarlo senza sapere cosa si prova in quel momento.
    Proprio oggi pensavo: spero tanto che Eluana spiri durante il viaggio per il Friuli così nessuno si prenderà la colpa.


    ...







    MICHELA
  • fiordineve
    00 18/12/2008 19:10


    Michela, innavertitamente hai concluso le tue riflessioni con ciò che davvero pensi:

    che Eluana spiri durante il viaggio per il Friuli così nessuno si prenderà la colpa.


    Pure io avevo il nonno paterno a cui avevano da poco cambiato le pile del pace-maker; un cancro alla gola, terribile; il cuore si fermava e, immediatamente, la "scatoletta" lo faceva ritornare in vita.

    Chi avrebbe tolto la batteria?

    Non certo il nostro medico di famiglia, né mia madre che accudiva giorno e notte il suocero, di certo non mio padre che soffriva atrocemente.

    E' morto un mattino, invocando la sua mamma, mentre il pace maker continuava a fare il suo dovere.


    Chi può dire se Eluana capisce, se è cosciente di quello che la circonda?

    Grazie a Dio, non sarò io a vederla morire di sete e fame.
    Ricordiamoci che lei non ha nessuna macchina che l'aiuta; respira autonomamente, il cuore batte senza ausilio.

    Chi sarà quella persona che deciderà di non alimentarla, sedandola, potrà dormire ancora?

    Non ritengo possibile che una ragazza di 20 anni possa parlare al padre dicendogli come comportarsi in caso di coma ( pure le sue amiche lo confermano; mai l'argomento era stato toccato).

    A 20 anni una ragazza pensa alla vita; la morte è lontana dai suoi pensieri.

    Su questo caso è nata una discussione con le mie figlie, nonostante ciò che mi hanno detto, non eseguirò MAI la loro volontà, se sarò io a dover decidere.
    Non potrei più vivere sapendo che una di loro, a causa mia, è morta.


    Ecco, chiedo, perchè delegare ad altri la decisione di lasciarla morire in un modo sì atroce?

    Coerente fino in fondo, il padre di Eluana assista alla dipartita della figlia.

    E, di nuovo, ringrazio Iddio, per non trovarmi di fronte ad un dolore così tremendo.
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    Cobite
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    00 18/12/2008 23:15


    Chi ha detto che la morte per fame è atroce?
    A me non risulta neppure quando qualcuno è cosciente figuriamoci che atrocità puo esserci per chi è coma. Il corpo di Eluana (il suo corpo) sicuramente soffre molto di più per la contrazione dei muscoli e dei nervi vista l'immobilità. Lei invece non avrà sentito neppure quello visto che è in coma.
    Dire che lei soffre per la fame o per la sete quindi è una assoluta esagerazione se non una cosciente falsità. Secondo me, invece, a far soffrire il suo corpo (non lei) mantenendola in vita artificialmente è crudele perché il suo corpo soffre dell'immobilità anche se è mantenuto il più possibile con i massaggi.
    Altra cosa. Togliere il sondino non è affatto eutanasia (ovvero dare una dolce morte a chi soffre) ma un lasciare andare come natura ha deciso. E' cosa ben diversa.
    Ancora. Si può dire quello che si vuole, ma non è più permesso dire che Eluana non avesse manifestato la volontà di non essere sottoposta ad accanimento terapeutico (anche la sola alimentazione forzata è terapeutica) dal momento che ci sono sentenze definitive che lo hanno ripetuto confermato.

    Giancarlo


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    dietta23
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    00 20/12/2008 09:37
    Tutto è bene ciò che smuove l'individuo
    Mi sorgono un paio di domande: non credi che risponda tutto al disegno di Dio e che al suo cospetto ognuno rispondere per le proprie intenzioni? Personalmente penso di non poter essere dentro a nessuno per conoscere se ciò che muove l'individuo sia amore o egoismo o quanto dell'uno e quanto dell'altro. Credo però, perchè mi è stato insegnato, che tutto è bene ciò che smuove l'idividuo e come tu mi dimostri, il papà di Eluana ha il merito di aver smosso le coscenze, molte coscenze e molto nel profondo... ma bisogna essere degli eroi per guardarsi dentro. Grazie! Buona giornata..... [SM=x142815]
  • fiordineve
    00 21/12/2008 17:36



    Ho scritto che, grazie a Dio, non mi trovo nei panni dei genitori.

    Infatti, non giudico, ho solo voluto esprimere il mio parere.

    Da credente convinta, credo spetti SOLO ED ESCLUSIVAMENTE A DIO, decidere quando saremo arrivati al termine del nostro viaggio terreno.


    Ho notato un trafiletto su un quotidiano; in questo giorno di solstizio d'inverno, ho letto di una signora che è morta oggi, dopo 28 anni di coma irreversibile, tenuta in vita con alimentazione e respirazione forzata.

    E' morta, quando Dio ha voluto non perchè un giudice ha deciso di staccare la spina che, nel caso di Eluana, non esiste.

    Che significa smuovere?

    Smuovere cosa? Introdurre l'eutanasia legale?

    Se così fosse, fatemi scendere, questa Terra non mi appartiene. [SM=x142814] [SM=x142828]
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    un@ltrame
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    00 22/12/2008 09:09
    il padre di eluana non agisce da solo per 2 motivi
    il primo è che non vuole risolvere la cosa come avremmo fatto in tanti ( uso il noi con coscienza...): un po' di morfina in più, o un paio di flebo dimenticate, nel silenzio della sua casa, con un certificato di morte naturale che nessuno avrebbe contestato. come succede ogni giorno, cento volte al giorno, in case, ospedali, cliniche di riposo. lui voleva riconosciuto un diritto della persona, non solo risolvere un suo problema.
    la seconda è che vuole eliminare a eluana anche quell'ipotetica e indimostrabile sofferenza dovuta alla mancanza di cibo.
    tu fiore parli di Dio e come tutte le persone di fede possiedi la verità e non accetti che altri non condividano la tua verità e si vogliano comportare in modo diverso. ma non tutto il mondo crede nei principi del cattolicesimo, anzi, solo una piccola parte è cattolica praticante.
    e qui non si sta parlando nemmeno di eutanasia, solo del diritto di rifiutare le cure da parte di un malato terminale, che sceglie ( o ha scelto prima di perdere la coscienza) se voleva essere tenuto in vita con ogni mezzo o lasciato, per chi crede, nelle mani di Dio

    se Dio non volesse che eluana morisse, una volta sospesa l'alimentazione forzata, non potrebbe mandare un minimo segnale? un briciolo di reazione dal suo corpo e dalla sua mente e tutto cambierebbe...

    e per il tuo intervento sul desiderio di michela di una morte naturale durante il viaggio, non hai pensato possa essere un desiderio mosso da pietà verso quel padre che anche convinto di essere nel giusto sta soffrendo e soffrirà indicibilmente ogni giorno che ancora vivrà, qualsiasi cosa succeda?


    so che è un dialogo tra sordi, ognuno di noi arroccato sui propri principi, so che è un problema che in italia non arriveremo mai a affrontare laicamente e democraticamente, ma so anche che il papà di eluana, welby e altri che hanno scelto di rendere pubblico il loro desiderio, di non risolvere la cosa tra 4 muri come tanto va di moda in italia, sono persone che hanno posto la legge e le loro convinzioni sopra il loro dolore, e per quanto mi riguarda, da non credente, è ovvio, sono dei martiri di una battaglia che condivido.
    [Modificato da un@ltrame 22/12/2008 09:11]
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    Cobite
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    00 22/12/2008 12:37
    Re:
    fiordineve, 21/12/2008 17.36:




    Ho scritto che, grazie a Dio, non mi trovo nei panni dei genitori.

    Infatti, non giudico, ho solo voluto esprimere il mio parere.

    Da credente convinta, credo spetti SOLO ED ESCLUSIVAMENTE A DIO, decidere quando saremo arrivati al termine del nostro viaggio terreno.


    Ho notato un trafiletto su un quotidiano; in questo giorno di solstizio d'inverno, ho letto di una signora che è morta oggi, dopo 28 anni di coma irreversibile, tenuta in vita con alimentazione e respirazione forzata.

    E' morta, quando Dio ha voluto non perchè un giudice ha deciso di staccare la spina che, nel caso di Eluana, non esiste.

    Che significa smuovere?

    Smuovere cosa? Introdurre l'eutanasia legale?

    Se così fosse, fatemi scendere, questa Terra non mi appartiene. [SM=x142814] [SM=x142828]




    Sinceramente non me la sentirei di mettere di mezzo Dio dove Dio proprio non c'entra. Non ha inventato Lui il sondino che permette al corpo di Eluana di sopravvivere al suo destino per volere non suo, ma sono stati gli uomini.
    Per quel che riguarda la Natura o Dio Eluana dovrebbe essere morta da molto tempo.
    Qui c'entra invece una certa posizione estremistica della chiesa cattolica di Roma che pur con tutta la stima che ho, rifiuto totalmente perché irriverente verso la persona e la dignità umana e ai suoi stessi rappresentanti.
    Se la chiesa cattolica ha rispetto per l'uomo, rispetti almeno la volontà di Eluana che poi in fondo è la stessa volontà che ha espresso papa Woitila nei suoi ultimi giorni tra noi, quando cioè rifiutando ulteriori cure in ospedale disse "Lasciatemi andare al Padre" (qui cito a memoria).
    E Wotila non fu portato a forza in ospedale a ricevere le cure perché potesse ancora durare anni in un lento ma inarrestabile declino. Lui quando si è visto perso ha avuto ancora la forza di esprimere la sua volontà e tutti l'hanno rispettata.
    Ebbene, anche Eluana aveva espresso questa stessa volontà.
    Il rispetto per la persona e la sua dignità è stata riservata ad un papa ma ora secondo la chiesa non dovrebbe essere dovuto anche a Eluana.
    Mi sembra un tantino non coerente. [SM=x142814]

    Giancarlo





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    debona
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    Registrato il: 14/11/2003
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    00 22/12/2008 12:58
    Io credo che ci voglia molto piu' amore a decidere di lasciar morire in pace Eluana che a condannarla a vivere cosi' come sta vivendo da anni. Se il padre cerca una struttura in grado di aiutare la figlia non e' certo per scaricarsi dalle sue responsabila', ma per diminuire le sue sofferenze. In mancanza di un testamento biologico sono le persone piu' care responsabili di garantire la dignita' di vita e di morte di un malato.


    ...

    Buon Natale!

  • kamo58
    00 22/12/2008 17:13
    E' difficile giudicare ogni caso singolo. Al di là di ciò in cui uno crede, la vita e la morte sono naturali. Nel caso di Eluana e di quelli che si trovano nelle sue condizioni, la vita è stata fermata in modo artificiale e la penso come Cobite, non li ha inventati Dio, i macchinari che la tengono in vita artificialmente. Se fosse vissuta in epoche antiche, sarebbe morta naturalmente.
    Ogni fanatismo e presa di posizione la trovo inopportuna, non parlo dei presenti ma dei politici, dei giornalisti e di tutti coloro che usano la storia di Eluana, per scopi molto meno nobili del caso umano.
    Penso comunque, che il testamento biologico potrebbe essere una strada percorribile, perchè sarebbero le volontà proprie, scritte e depositate che prevarrebbero. Non si tratta di eutanasia, ma di interrompere l'accanimento terapeutico, contro il quale, anche la Chiesa sarebbe a sfavore.
    Mi rendo conto che è molto difficile decidere per chi non è in grado di farlo da solo, però penso che rispettarne le volontà sia la massima forma d'amore che si possa avere.
  • fiordineve
    00 23/12/2008 12:25


    Non mi ritengo una fanatica, né penso di avere risposte ad hoc.

    Mi pare che siano altri ad avere tutte le soluzioni.

    Mi limito a seguire ciò che Dio stesso ha proclamato; solo Lui ha il potere di donare la Vita e la Morte, ognuno ha la sua croce da portare, la ricompensa è salire accanto al Padre per vivere tra le sue braccia .

    Con questo chiudo il mio intervento.