00 03/12/2008 18:55
Re:
FilatriceDanime., 02/12/2008 1.14:

Leggo tanta rabbia nei tuoi splendidi versi, e ritovo la mia stessa rabbia.
La rabbia dell'abbandono, la rabbia di chi non perdona di aver vissuto un'intera vita senza poter dire papà....
In sedici anni di vita non ho mai conosciuto mio padre, neanche mi ha riconosciuto e mia madre è morta quando ero ancora troppo piccola per capire...
Fortunatamente vivo con delle persone splendide, ma certi giorni questo non basta perchè le mie origini mi chiamano, la mia carne vorrebbe sfiorare la carne che forse per un solo secondo mi ha tenuta tra le sue braccia in un tempo troppo lontano dalla mente e dai ricordi....
Il dolore non si cancella, il vuoto rimarrà sempre, ma certe volte bisogna razionalizzare per quanto è possibile e capire che alla fine anche lui è un uomo...
Ti sono vicina e complimenti per le splendide poesie.
[SM=x142944]




E' la necessità che ognuno di noi ha di scoprire le proprie radici.
Eppure trovo si sbagliato rincorrere il passato.
Sei molto amata, ti è mancata la mamma, ma del padre che te ne fai?

Non ti ha voluta, lascialo andare per la sua strada; capirà, poi, quanto ha perduto. Il mio padre biologico è morto solo, povero, vecchio ed infelice, mi ha voluta rivedere solo quando nessuno più voleva occuparsene.
Ho faticato con la mia coscienza, ho chiesto aiuto al mio padre spirituale ma non ho partecipato nemmeno al suo funerale.

Lui mi aveva già tolta dalla sua vita, l'ho ricambiato ignorandolo.

Vai, giovanissima amica, non lascire che quell'uomo condizioni il tuo futuro.


Un baci8 [SM=x142886]