FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

Palermo

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    joetiziano
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    00 10/11/2008 14:34

    Palermo (27/8/1995)



    O tu monte, che ospitavi
    un carcere remoto, 
    che sì dolcemente lambisci
    le natie rive, le accarezzi
    e dolcemente le colpisci!
    O antica roccia,
    che ti ergi dalle salse acque
    di Palermo,
    che a tante civiltà
    desti sostentamento, 
    con l'alitar mite della marina,
    con lo spiegarsi lento
    delle reti sulla tonnara!
    Terra natia, che sovente 
    mi hai fatto fantasticar!
    Perché le tue strade
    stridono luttuose?
    Perché remoti mali
    così ti schiantano?


    Carcere remoto: il Monte Pellegrino, che al tempo degli antichi greci e romani ospitava un carcere.[SM=x142815]


    ...

    Cos'è un uomo se tutto ciò che cava dal suo tempo non è che dormire e nutrirsi?
    Una bestia, nient'altro.
    (W. Shakespeare)
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    joetiziano
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    Re:
    joetiziano, 10/11/2008 14.34:

    Palermo (27/8/1995)



    O tu monte, che ospitavi
    un carcere remoto, 
    che sì dolcemente lambisci
    le natie rive, le accarezzi
    e dolcemente le colpisci!
    O antica roccia,
    che ti ergi dalle salse acque
    di Palermo,
    che a tante civiltà
    desti sostentamento, 
    con l'alitar mite della marina,
    con lo spiegarsi lento
    delle reti sulla tonnara!
    Terra natia, che sovente 
    mi hai fatto fantasticar!
    Perché le tue strade
    stridono luttuose?
    Perché remoti mali
    così ti schiantano?


    Carcere remoto: il Monte Pellegrino, che al tempo degli antichi greci e romani ospitava un carcere.[SM=x142815]



    Di seguito inserisco la versione definitiva, come pubblicata a pag. 63 nella mia raccolta Per una strada, Sbc, Ravenna, 2009. [SM=x142870]

    Palermo (27/8/1995)

    O tu monte, che ospitavi
    un carcere remoto,
    che sì dolcemente lambisci
    le natìe rive, le accarezzi
    e dolcemente le colpisci!
    O antica roccia,
    che ti ergi dalle salse acque
    di Palermo,
    che a tante civiltà
    desti sostentamento,
    con l’alitar mite della marina,
    con lo spiegarsi lento
    delle reti sulla tonnara!
    Terra natìa, che sovente
    mi hai fatto fantasticar!
    Perché le tue strade
    stridono luttuose?
    Perché remoti mali
    così ti schiantano?


    Carcere remoto: il Monte Pellegrino, che al tempo degli antichi greci
    e romani ospitava un carcere.


    ...

    Cos'è un uomo se tutto ciò che cava dal suo tempo non è che dormire e nutrirsi?
    Una bestia, nient'altro.
    (W. Shakespeare)