Annibale (1/3/1995)
Gaio passai immemorel’Alpi eterne,sdegno m’avvampava in cor,a grandioso passo seguitai,nulla al varco mi pose freno;tremendo vigor cruentomi spiana la strada:Roma indietreggiò!Ed or, giunto all’estrema vigilia,questo vecchio vogliono schiantar,hanno timor degli anni miei,del mio dolor.O atroci sanguinari, nefandi ladroni!Sono stanco di battaglie,viene la sera, la sera estrema,abbandono l’annoso fardello,finalmente riposerò, dormirò.
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joetiziano, 09/11/2008 2.02:Annibale (1/3/1995)Gaio passai immemorel’Alpi eterne,sdegno m’avvampava in cor,a grandioso passo seguitai,nulla al varco mi pose freno;tremendo vigor cruentomi spiana la strada:Roma indietreggiò!Ed or, giunto all’estrema vigilia,questo vecchio vogliono schiantar,hanno timor degli anni miei,del mio dolor.O atroci sanguinari, nefandi ladroni!Sono stanco di battaglie,viene la sera, la sera estrema,abbandono l’annoso fardello,finalmente riposerò, dormirò.