Sono affascinato da questo movimento (sia dal punto di vista dell'abbigliamento sia dal punto di vista del linguaggio) ma vorrei saperne di più.
In svariate situazioni mi sono sentito dare del "Dandy" e così, non sapendo che era ancora un termine in voga e conoscendo giusto il significato del termine sto iniziando a ricercare un pò di cose.
Per il momento ho trovato due buoni spunti, Wikipedia ed un bel sito che non ho ancora avuto occasione di guardar bene ma che pare ricco di materiale ed informazioni:
www.noveporte.it/dandy/documenti/vitadandy.htm
Opinioni e/o conoscenze sono ben gradite per acculturarmi il più possibile su questo argomento
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Il movimento dandy, dandysmo o dandismo, fu un movimento culturale inglese della fine del XVIII secolo. Era una dottrina dell'eleganza, della finezza e dell'originalità che si legava principalmente al linguaggio e all'abbigliamento.
La definizione di un dandy potrebbe essere "un uomo dall'andatura preziosa, originale e ricercata e dal linguaggio scelto". Ma il dandysmo non era un'estetica fissa poteva infatti variare abbastanza notevolmente. Il dandy era l'eccentrico che si divertiva a stupire il pubblico, con atteggiamenti e gesti provocatori, con il suo modo di vestire e di vivere.
Durante l'Età Vittoriana questo tipo di mentalità era già stata concepita dal movimento artistico e culturale dei preraffaelliti, tra cui, come esponente il pittore Dante Gabriel Rossetti. Fra i dandy più conosciuti ricordiamo Lord Brummell,Oscar Wilde e il pittoresco musicista di San Gennaro Angeli Marcello. Tra i più importanti dandy italiani vicini al dandismo di Wilde possiamo trovare Gabriele D'Annunzio e Raffaele Greco che identificano come radice del dandismo, già espressa nel Piacere, il disgusto aristocratico e un disprezzo antidemocratico delle masse, e i fratelli Antonio e Beniamino Giampaolo, che tra il 1880 e il 1897 stilarono la teoria del Dandylife.
Wikipedia.it
[Modificato da (Korey) 30/09/2008 15:26]