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Scapigliatura

  • Messaggi
  • (Korey)
    00 12/09/2008 20:53
    La Scapigliatura fu un movimento artistico e letterario sviluppatosi nell'Italia settentrionale nella seconda metà dell'Ottocento; ebbe il suo epicentro a Milano e si andò poi affermando in tutta la penisola. Il termine, che si impose nel corso degli anni cinquanta dell'ottocento, è la libera traduzione del termine francese bohème (vita da zingari), che si riferiva alla vita disordinata e anticonformista degli artisti parigini descritta nel romanzo di Henri Murger Scènes de la vie de bohème (1847-49).

    Gli scapigliati erano animati da uno spirito di ribellione contro la cultura tradizionale e il buonsenso borghese. Uno dei primi obiettivi della loro battaglia fu il moderatismo della cultura ufficiale italiana. Si scagliarono sia contro il romanticismo italiano, che giudicavano languido ed esteriore, sia contro il provincialismo della cultura risorgimentale. Guardarono in modo diverso la realtà, cercando di individuare il nesso sottile che legava quella fisica a quella psichica. Di qui il fascino che il tema della malattia esercitò sulla loro poetica, spesso riflettendosi tragicamente sulla loro vita che, come quella dei bohémiens francesi, fu per lo più breve.

    La Scapigliatura - che non fu mai una scuola o un movimento organizzato con una poetica comune precisamente codificata in manifesti e scritti teorici - ebbe il merito di far emergere per la prima volta nel nostro paese il conflitto tra artista e società, tipico del romanticismo straniero: il processo di modernizzazione post-unitario aveva spinto gli intellettuali italiani, soprattutto quelli di stampo umanista, ai margini della società, e fu così che tra gli scapigliati si diffuse un sentimento di ribellione e di disprezzo radicale nei confronti delle norme morali e delle convinzioni correnti che ebbe però la conseguenza di creare il mito della vita dissipata ed irregolare (il cosiddetto maledettismo).

    Negli scapigliati si forma una sorta di coscienza dualistica (una lirica di Arrigo Boito si intitola appunto Dualismo) che sottolinea lo stridente contrasto tra l'"ideale" che si vorrebbe raggiungere e il "vero", la cruda realtà, descritta in modo oggettivo e anatomico. Si sviluppa così un movimento che richiama innanzitutto i modelli tipicamente romantici tedeschi di E.T.A. Hoffmann, Jean Paul, Heinrich Heine, e in special modo Charles Baudelaire.

    Il termine "scapigliatura" venne utilizzato per la prima volta da Cletto Arrighi (pseudonimo di Carlo Righetti) nel romanzo La Scapigliatura e il 6 febbraio (1862). Altri importanti esponenti del movimento scapigliato furono Vittorio Imbriani, Giovanni Camerana, Iginio Ugo Tarchetti, Carlo Dossi, Arrigo Boito ed Emilio Praga; in campo artistico lo scultore Giuseppe Grandi e i pittori Tranquillo Cremona, Mosè Bianchi, Daniele Ranzoni; in campo musicale lo stesso Boito (che fu compositore e librettista), Franco Faccio, Alfredo Catalani e Amilcare Ponchielli. Anche Giacomo Puccini mosse i suoi primi passi all'interno del mondo della Scapigliatura.

    fonte: Wikipedia.it


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    Coltivo una grandissima passione per questo "movimento" che porta un'ideale a parer mio nobile e assolutamente "moderno".

    Consiglio a tutti, anche se l'avrete indubbiamente già letta, l'opera "Preludio" di Emilio Praga, un vero e proprio capolavoro. Inoltre non si può tralasciare qualsiasi opera di Charles Baudelaire, secondo me, un vero e proprio genio letterario. [SM=x142861]

    Voi cosa ne pensate? [SM=x142824]
    [Modificato da (Korey) 12/09/2008 20:54]
  • (Korey)
    00 12/09/2008 21:50
    Ora che guardo meglio sono quasi certo di aver errato sezione. Se è così chiedo venia ai moderatori e chiedo se, possibilmente, può essere spostata nella sezione adatta.
    Grazie [SM=x142824]
  • (Korey)
    00 16/09/2008 13:30
    Preludio

    di Emilio Praga

    Noi siamo i figli dei padri ammalati:
    aquile al tempo di mutar le piume,
    svolazziam muti, attoniti, affamati,
    sull'agonia di un nume.

    Nebbia remota è lo splendor dell'arca,
    e già all'idolo d'or torna l'umano,
    e dal vertice sacro il patriarca
    s'attende invano;

    s'attende invano dalla musa bianca
    che abitò venti secoli il Calvario,
    e invan l'esausta vergine s'abbranca
    ai lembi del Sudario...

    Casto poeta che l 'Italia adora,
    vegliardo in sante visioni assorto,
    tu puoi morir!... Degli antecristi è l'ora!
    Cristo è rimorto !

    O nemico lettor, canto la Noia,
    l'eredità del dubbio e dell'ignoto,
    il tuo re, il tuo pontefice, il tuo boia, il tuo cielo,
    e il tuo loto !

    Canto litane di martire e d'empio;
    canto gli amori dei sette peccati
    che mi stanno nel cor, come in un tempio,
    inginocchiati.

    Canto le ebbrezze dei bagni d'azzurro,
    e l'Ideale che annega nel fango...
    Non irrider, fratello, al mio sussurro,
    se qualche volta piango :

    giacché più del mio pallido demone,
    odio il minio e la maschera al pensiero,
    giacché canto una misera canzone,
    ma canto il vero!

    Novembre 1864
    Da libri di strenna
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    Matteo89Aq
    Post: 15
    Post: 15
    Registrato il: 22/09/2008
    Sesso: Maschile
    00 23/09/2008 23:57
    Concordo con il tuo pensiero... La scapigliatura è stato un grande muovimento... Per come la penso io il primo vero movimento letterario che tentò di cambiare qualcosa al livello sociale italiano... Naturalmente anche Baudelaire nn si può che definire un grande poeta e genio... E io ti direi, in collegamento a quanto da te nominato, Edgar Allan Poe da cui Baudelaire riprese abbastanza...

    Un saluto Matteo.
  • (Korey)
    00 30/09/2008 15:16
    Re:
    Matteo89Aq, 23/09/2008 23.57:

    Concordo con il tuo pensiero... La scapigliatura è stato un grande muovimento... Per come la penso io il primo vero movimento letterario che tentò di cambiare qualcosa al livello sociale italiano... Naturalmente anche Baudelaire nn si può che definire un grande poeta e genio... E io ti direi, in collegamento a quanto da te nominato, Edgar Allan Poe da cui Baudelaire riprese abbastanza...

    Un saluto Matteo.


    Come darti torto!
    Purtroppo la Scapigliatura non venne presa poi tanto in considerazione in quanto si pensava che non fosse altro che una "copia italiana" dello stile di Baudelaire. A parer mio non è proprio così, certo Baudelaire è stato indubbiamente un modello di ispirazione per gli Scapigliati ma in fin dei conti troviamo anche alcuni aspetti differenti che forse non sono stati pienamente colti.
    Ultimamente mi sto interessanto ad Arrigo Boito che tralaltro è considerato uno dei maggiori esponenti di questo splendido movimento letterario.