ABORTO

ABORTO

L'aurora appare lieve
ed io sola e assorta
bevo un altro caffè.

Il cuore l'ho lasciato altrove
per non sentirlo battere con lui
che vive nel mio grembo.

Ho stretto i pugni al buio,
nel silenzio frastornante, ho deciso: non vivrai più.

Tremenda la mia sorte,
per sempre braccata dal tuo destino,
infinite volte traccerò il tuo profilo
che mai vedrò...
madre non sarò

Bella e triste. Difficile aggiungere parole.
Una carezza. Augusto.

credo sia un diritto della donna decidere di non avere un bambino.
credo che esercitare questo diritto sia effettivamente un momento di solitudine assoluto che ti si stampa nel cuore.

Molto bella. Affronti un argomento non facile, delicatissimo. Quando una donna sceglie di abortire, secondo me è sola, veramente sola. Nella donna rimane una lacerazione profonda, indelebile che non si sanerà mai più e la seguirà per tutta la vita, senza darle tregua. Sola, con la sua coscienza, con i suoi dubbi, con i suoi tormenti e con i suoi rimpianti. Ecco come credo si debba sentire una donna che sceglie di abortire. Sola.
P.s. non sono neanche mamma ma sono tremendamente sensibile a questo problema.
Laura

Quello che mi sconcerta è la superficialità e l'indifferenza verso questi problemi.Il dramma è proprio la solitudine della donna difronte ad una scelta come questa!

Io credo che nessuno abbia il diritto di decidere della vita o della morte di alcun essere vivente e questa convinzione va al di la della mia fede.OGNI VITA E SACRA. e non ci appartiene. Se mia madre vi avesse abortito? questa è la domanda che nella nostra coscienza dovrebbe echeggiare

Grazie a tutti per i commenti un

Situazione terribile e tremenda solitudine, sì.

Condivido le opinioni e le convinzioni di Laura e di Rosella.

Grazie Rosella per avere voluto toccare questo serissimo argomento nella tua bella poesia.

Un abbraccio affettuoso a tutte!

aurora

Sinceramente credevo che il tema della poesia fosse l'aborto, non immaginavo che il tema principale fosse la solitudine della donna.

Spero che di fronte a queste decisioni la donna non sia mai lasciata sola. Anche se poi la decisione e la responsabilità spetta solo lei, la responsabilità di porre eventuali altre soluzioni praticabili è anche nostra.

Giancarlo

non è che ci siano tante parole solo.....grazie

Il dramma che si vive con una decisione del genere è ben diverso, secondo me, che non la solitudine. Si può non essere sole, spesso non si è sole ma il dramma intrinseco nella scelta è ben altro, un dramma talmente più grande che parlare della sola solitudine diventa quasi banalizzare quest'altro. Dalla tua poesia si intravvede ques'altro dramma ed è questo, secondo me, il tema della poesia stessa, non la sola solitudine. Forse la disperazione, forse il senso di colpa, forse la profonda convinzione (essendo noi di cultura innegabilmente cattolica, con matrice cattolica ben impressa anche se il colore politico è diverso) di aver commesso un omicidio, forse la inconscia presa d'atto della negazione della naturalità delle cose, forse un dramma ancora maggiore ma non la solitudine, che come dico spesso può non esistere. Per questo anche io avevo avvallato lo spostamento della poesia. Ma se tu, autore, dici che non è così e che la solitudine è la prima componente, be',l'autore sei tu.

Sono d'accordo con te. Peso (questo ha ispirato la poesia) che è la solitudine-a largo raggio- che la donna vive a spingerla ad abortire, perche è forse la soluzione più facile? Non lo so, ma che comunque si porterà dentro per tutta la vita!
CIAO

.rosella., 11/06/2008 15.46:

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ABORTO

L'aurora appare lieve
ed io sola e assorta
bevo un altro caffè.

Il cuore l'ho lasciato altrove
per non sentirlo battere con lui
che vive nel mio grembo.

Ho stretto i pugni al buio,
nel silenzio frastornante, ho deciso: non vivrai più.

Tremenda la mia sorte,
per sempre braccata dal tuo destino,
infinite volte traccerò il tuo profilo
che mai vedrò...
madre non sarò

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credo che qua la solitudine sia fonda ,tristezza per un cuore che ha scelto da solo di vivere ,un abbraccio da una mamma

ricambio...

Ciao Rosella,
sulla poesia devo dire che è trascinante e descrive molto bene ciò che si prova di fronte a questo dramma ma vorrei chiedere una cosa a tutte le donne che prendono questa decisione e lo chiedo a te: quale motivo può essere valido, se non un grave problema del feto o della stessa vita della madre, perche una donna rinunci all'essere madre?
Grazie Sebastiano

La paura di affronatre una realtà troppo coinvolgente, non sentirsi "pronte", la solitudine, la povertà...penso principalmente questi motivi.

Grazie per il tuo commento