“vali esattamente come chi non ne è capace, perché a noi arriva quel che fai e non quel che credi di essere capace di fare" è una costatazione generale che in questo caso sì riferita a quel che hai detto, ma valida per tutti.
Ad esempio se tu sei capacissima di studiare la chimica, ma per motivi tuoi non lo fai, il risultato è che alla fine di chimica ne saprai ben poco e non fa differenza se ben poco lo sai perché non ti applichi o perché non ne hai la capacità. Anche la capacità di applicarsi conta e conta soprattutto se sai la chimica. Un mio compagno di classe non studiava mai semplicemente perché a scuola riusciva a capire e a memorizzare subito ed in modo eccellente.
Di solito chi si mette a studiare chimica e non riesce a comprenderla finisce per non studiarla e poi si giustifica con il dire che se volesse sarebbe capace d’impararla.
Personalmente non ci ho mai creduto anche perché io quando avevo una materia che mi risultava ostica mi impegnavo il doppio, il triplo e cercavo un metodo di studio efficiente per me e alla fine ne sono uscito sempre con ottimi risultati, a volte superiori delle materie che mi erano congeniali ma sulle quali studiavo meno.
Quindi se tu mi dici che se ti applicassi riusciresti e io ti faccio notare che la differenza con chi non ci riesce al lato finale non esiste non mi pare di essere troppo severo, anche perché spero che sia inteso amichevolmente.
Cambiando discorso, mi auguro solo che in privato tu non sia stata insultata da qualcuno, altrimenti se così è, dimmelo in privato che in privato lo riprendo e se è il caso in privato lo mettiamo fuori .
Ciao e non te la prendere.
Giancarlo
- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-