Solo quando le tenebre calano sulla terra, e i rumori dell'uomo scompaiono in un sussurro appena accennato, è possibile ascoltare le mille voci della notte.
Il canto di una natura che si nasconde da questa umanità troppo presa dai propri ritmi, per poterne apprezzare ancora le note.
Così chi si trovasse a camminare nel buio di un parco, potrebbe spiare le fronde degli alberi muoversi elegantemente, sospinte da una leggera brezza, in una danza armoniosa.
Chi calpestasse silenziosamente un acciotolato, potrebbe ascoltare la dolce melodia degli uccelli, impareggiabile concerto di fiati.
Chi potesse passeggiare lentamente tra gli arbusti, potrebbe percepire mille profumi inebrianti e vellutati.
E così, nella tranquillità di questo eden notturno, il passeggiatore solitario ritrova ogni volta un pezzo di se stesso, un pezzo di quelli che lo stress della vita quotidiana solitamente seppellisce in qualche angolo, e che solo un percorso in solitudine può restituire.
[Modificato da ELIPIOVEX 04/02/2008 22:39]
La prova principale della vera grandezza di un uomo consiste nella percezione della propria piccolezza.