00 07/02/2008 09:10
Re:
Cobite, 06/02/2008 9.08:


La forma scelta, ormai lo sai, secondo me penalizza la poesia che altrimenti distribuita sarebbe ben più comprensibile in lettura a voce.

"mentre gli occhi che prima
di sera cambieranno fanno sereno
il giorno
,...."

[SM=x142894] Davvero questo passaggio mi suona impossibile da leggere. Forse c'è una svista?
Ciao
[SM=x142848] Giancarlo








Prima avevo un dubbio, quasi un nonnulla nella mente, come un piccolo granello di sabbia, avevo quasi l'impressione che ogni commento fosse la trasposizione in lettere di un ego esagerato, la rappresentazione dattilografica di una voglia di apparire.
Trovo noioso il fatto di ricevere commenti solo per il gusto di evidenziarsi.
Devo dire però, a malincuore, che tu hai dato una sostegno in più alle mie idee.
La poesia che ho scritto sopra non è mia, ma di Percy Bysshe Shelley, tradotta da Giuseppe Conte, che, per chi non lo conoscesse, è un poeta, scrittore, saggista e traduttore, cioè non è uno che nato ieri.
Quindi alla luce di queste rivelazioni vorrei riflettere sul tuo commento. Penso che tu non creda veramente a quello che hai scritto, perché ognuno si accorgerebbe della grandezza di quella poesia (e, a dire il vero, mi ha stupito che nessuno mi abbia accusato di plagio), perciò devo dedurre che stato solo un modo per apparire grande agli occhi degli altri.
E' per questo che molto tempo fa ho smesso di scrivere su questo forum, perché la maggior parte dei commenti non mi erano utili per crescere, ma erano solo l'occasione per altri di dare sfoggio della loro conoscenza.
Ora tutti quanti potete fare muro contro di me e dire che sono un bugiardo ed ingannatore, oppure aprire una piccola riflessione in voi stessi.
Vi saluto cari compagni di penna e mi dispiace avervi recato qualche fastidio, ma lo sentivo necessario. Mi scuso ancora.