Allo zio Gianni che non ho mai conosciuto.
Ti vedo
sdraiato a pancia in giù sul letto
mentre i riccioli corvini
lievi danzano alle note leggere
della brezza primaverile
che furtiva giunge dalla finestra spalancata
al sole gentile
spalancata su quel mondo immenso
al quale sei stato strappato
Ti vedo
incidere i tuoi pensieri trasparenti
sulla carta muta
lasciare tra le pagine lisce
frammenti preziosi della tua anima
mentre ignaro Beethoven
suona per te e per la tua giovinezza
mai sfiorita
Ti vedo
puntare lo sguardo sognante al cielo
seduto all'ombra dei pini profumati
felice nel tuo mondo
tra le montagne tranquille
che maestose si specchiano
nei laghi dei tuoi occhi
e ti chiamano bramose del tuo spirito
Sto qui
col tuo diario in grembo
investita dalla passione
dalla voglia di vivere travolgente
che ogni tua parola diffonde
mille domande avrei da farti
ma nessuna di esse avrà mai risposta
eppure
quando il cielo è limpido
e all'orizzonte li vedo
i tuoi monti che si stagliano
imponenti sulla volta
Ti vedo
allora un sorriso nasce sulle mie labbra
e una lacrima dai miei occhi
e so
che ovunque tu sia lassù
sulle tue vette
sei felice.
[Modificato da LaBelleEtLaBete 24/10/2007 19:25]