FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

UN ASSAGGIO DI PRéVERT

  • Messaggi
  • Maggiofrancese
    00 16/03/2007 02:47
    JACQUES PRéVERT
    Oggi ho dato una ripassatina alle poesie di Jacques Prèvert (1900-1977). Sicuramente un grandissimo della poesia francese e del panorama mondiale. [SM=x142829] Così mi è venuto il desiderio di pubblicare qualche suo preziosissimo verso. Personalmente ho un debole ,più che per la Francia in generale, per Parigi [SM=g27836] che come molti altri considero la capitale culturale del mondo. Se fate caso tutte le idee e i movimenti che hanno rivoluzionato il corso della storia sono partiti da lì : l’ Illuminismo, la Rivoluzione francese, il movimento studentesco del Maggio’68…..da quest’ultimo deriva il mio nick,ma credo si capisse. [SM=g27823]

    Ps. A scanso di equivoci…….per ciò che riguarda il calcio….odio la Francia! [SM=x142820]

    Ps.* Se qualcuno trova il tempo e ne ha voglia può aggiungere qualche altra poesia. [SM=g27823]


    ALICANTE [SM=g27811]

    Un’arancia sulla tavola
    il tuo vestito sul tappeto
    E nel mio letto tu
    Dolce presente del presente
    Freschezza della notte
    Calore della mia vita.

    PER TE AMORE MIO [SM=g27811]

    Sono andato al mercato degli uccelli
    E ho comprato degli uccelli
    Per te
    amore mio
    Sono andato al mercato dei fiori
    E ho comprato dei fiori
    Per te
    amore mio
    Sono andato al mercato dei rottami
    E ho comprato catene
    Per te
    amore mio
    Poi sono andato al mercato degli schiavi
    E ti ho cercata
    Ma senza trovarti
    amore mio.

    I RAGAZZI CHE SI AMANO [SM=g27811]

    I ragazzi che sia amano si baciano
    In piedi contro le porte della notte
    I passanti che passano
    Se li segnano a dito
    Ma i ragazzi che si amano
    Non ci sono per nessuno
    E se qualcosa trema nella notte
    Non sono loro ma la loro ombra
    Per far rabbia ai passanti
    Per far rabbia disprezzo invidia riso
    I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
    Sono altrove lontano più lontano della notte
    Più in alto del giorno
    Nella luce accecante del loro primo amore.

    IL TEMPO PERSO [SM=g27811]

    Sulla porta dell’officina
    d’ improvviso si ferma l’operaio
    la bella giornata l’ha tirato per la giacca
    e non appena volta lo sguardo
    per osservare il sole
    tutto rosso tutto tondo
    sorridente nel suo cielo di piombo
    fa l’occhiolino
    familiarmente
    Dimmi dunque compagno Sole
    davvero non ti sembra
    che sia un po’ da coglione
    regalare una giornata come questa
    ad un padrone?

    PARIS AT NIGHT [SM=g27811]

    Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
    Il primo per vederti tutto il viso
    Il secondo per vederti gli occhi
    L’ultimo per vedere la tua bocca
    E tutto il buio per ricordarti queste cose
    Mentre ti stringo tra le braccia.


    [Modificato da Maggiofrancese 16/03/2007 4.07]

  • Maggiofrancese
    00 16/03/2007 03:46
    A CHE PENSAVI? [SM=x142829]

    Prima vestita poi rivestita
    a che pensavi
    svestita

    Lasciavo il mio visone al guardaroba
    e andavo nel deserto
    vivevamo d’amore e d’acqua fresca
    Ci amavamo in povertà
    mangiavamo i nostri panni sporchi in famità
    e sulla tovaglia di sabbia nera tintinnavano
    le stoviglie del sole
    Ci amavamo in povertà
    vivevamo d’amore e d’acqua fresca
    io ero la tua nuda proprietà.

    GIORNI DI LIBERA USCITA [SM=x142829]

    Il padre e madre di Eva aveva nome Adamo
    Un giorno Eva che era uscita dal fianco di Adamo
    incontrò Dioniso che usciva dalla coscia di Giove
    e lasciò perdere Adamo
    E Adamo se ne resta solo con la sua famigliola,
    ragazzi e ragazze che vissero malamente
    e che ebbero figli numerosi.

    I RECORD DEL MONDO [SM=x142829]

    Guerra dei Cent’anni
    Guerra dei Trent’anni
    Guerra dei Sette anni
    Dei quattro anni
    Dei cinque anni

    Guerra del mezzo minuto vinta al centomillesimo
    di secondo.


  • Maggiofrancese
    00 17/03/2007 19:53
    LE FOGLIE MORTE [SM=g27829]

    Oh! Vorrei tanto che tu ti ricordassi
    dei giorni felici in cui siamo stati amici
    quando la vita era più bella
    ed il sole più ardente di oggi.
    Le foglie morte si raccolgono.
    Tu vedi che non l'ho dimenticato
    le foglie morte raccolgono
    anche i ricordi ed i rimpianti
    ed il vento del nord li porta via con sé
    nella notte fredda dell'oblio.
    Vedi che non ho dimenticato
    la canzone che tu mi cantavi.
    E' mia canzone che ci somiglia
    tu mi amavi
    ed io ti amavo
    e vivevamo insieme
    tu che mi amavi
    ed io che ti amavo.
    Ma la vita separa coloro che si amano
    dolcemente
    senza far rumore
    ed il mare cancella sulla sabbia
    i passi degli amanti non più uniti.
    Le foglie morte si raccolgono
    i ricordi ed i rimpianti anche
    ma il mio amore silenzioso e fedele
    sorride sempre e ringrazia la vita.
    Ti amavo talmente tanto che tu eri cosÏ felice
    come vuoi che ti dimentichi
    quando la vita era più bella
    ed il sole più ardente di oggi.
    Tu eri la mia più dolce amica
    ma adesso non mi resta che il rimorso
    e la canzone che tu cantavi,
    sempre, sempre la canterò.
    E' una canzone che ci somiglia
    tu mi amavi
    ed io ti amavo
    e vivevamo insieme
    tu che mi amavi
    ed io che ti amavo.
    Ma la vita separa coloro che si amano
    dolcemente
    senza far rumore
    ed il mare cancella sulla sabbia
    i passi degli amanti non più uniti.

    [SM=x142903] [SM=x142872]

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    Idromele
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    00 20/03/2007 09:26


    BARBARA

    Ricordati Barbara
    Pioveva senza sosta quel giorno su Brest
    E tu camminavi sorridente
    Serena rapita grondante
    Sotto la pioggia
    Ricordati Barbara
    Come pioveva su Brest
    E io ti ho incontrata a rue de Siam
    Tu sorridevi
    Ed anch'io sorridevo
    Ricordati Barbara
    Tu che io non conoscevo
    Tu che non mi conoscevi
    Ricordati Ricordati quel giorno ad ogni costo

    Non lo dimenticare
    Un uomo s'era rifugiato sotto un portico
    E ha gridato il tuo nome
    Barbara
    E sei corsa verso di lui sotto la pioggia
    Grondante rapita rasserenata
    E ti sei gettata tra le sue braccia
    Ricordati questo Barbara
    E non mi rimproverare di darti del tu
    lo dico tu a tutti quelli che amo
    Anche se una sola volta li ho veduti
    Io dico tu a tutti quelli che si amano
    Anche se non li conosco
    Ricordati Barbara
    Non dimenticare
    Questa pioggia buona e felice
    sul tuo volto felice
    Su questa città felice
    Questa pioggia sul mare
    Sull'arsenale
    Sul battello d'Ouessant
    Oh Barbara
    Che coglionata la guerra
    Che ne è di te ora
    Sotto questa pioggia di ferro
    Di fuoco d'acciaio di sangue
    E l'uomo che ti stringeva tra le braccia
    Amorosamente
    è morto disperso o è ancora vivo
    Oh Barbara
    Piove senza sosta su Brest
    Come pioveva allora
    Ma non è più la stessa cosa e tutto è crollato

    E' una pioggia di lutti terribili e desolata
    Non c'è nemmeno più la tempesta
    Di ferro d'acciaio e di sangue
    Soltanto di nuvole
    Che crepano come cani
    Come i cani che spariscono
    Sul filo dell'acqua a Brest
    E vanno ad imputridire lontano
    Lontano molto lontano da Brest
    Dove non vi è piú nulla.

    [SM=x142920]


    IN ESTATE COME IN INVERNO

    In estate come in inverno
    nel fango nella polvere
    sdraiato su vecchi giornali
    l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
    guarda le barche lontane.

    Accanto a lui un imbecille
    un signore che ne ha
    tristemente pesca con la lenza
    Egli non sa perché
    vedendo passare una chiatta
    la nostalgia lo afferra
    Anch'egli vorrebbe partire
    lontano lontano sull'acqua
    e vivere una nuova vita
    con un po' di pancia in meno.

    In estate come in inverno
    nel fango nella polvere
    sdraiato su vecchi giornali
    l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
    guarda le barche lontane.

    Il bravo pescatore con la lenza
    torna a casa senza un sol pesce
    Apre una scatoletta di sardine
    e poi si mette a piangere
    Capisce che dovrà morire
    e che non ha mai amato
    Sua moglie lo compatisce
    con un sorriso ironico
    E' una ignobile megera
    una ranocchia d'acquasantiera.

    In estate come in inverno
    nel fango nella polvere
    sdraiato su vecchi giornali
    l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
    guarda le barche lontane.

    Sa bene che i battelli
    son grandi topaie sul mare
    e che per i bassi salari
    le belle barcaiole
    e i loro poveri battellieri
    portano a spasso sui fìumi
    una carrettata di fìgli
    soffocati dalla miseria
    in estate come in inverno
    con non importa qual tempo.


    [SM=x142920]