A tutte le donne che hanno dovuto prendere questa dolorosa decisione
da un dialogo con una donna straniera conosciuta al mare"
Mi accartoccia i giorni il non sapere, dove sei?
Sotto quale albero o fiore ti nascondi dall’orrore.
Piccolo seme estirpato da mani senza amore.
Ho chiuso nel cassetto, quello senza fondo,
questo segreto dove, il dolore, la vergogna
serra ciò che era mio…suo, no forse, solo mio!
Di tanto in tanto rimosso senza voce, per non ascoltare il suo grido,
senza luce per non rivedere quel film maledetto, che,
negli abissi più neri tormenta i rimorsi.
Non so per quale motivo Amore mio , non ho ascoltato il mio cuore.
Forse la paura della fame per un futuro senza un lavoro certo?
Ora sempre più sovente mi ritorna negli occhi il tormento di quelle ore,
ora che le forze, accantonano i giorni belli e, piove anche quando splende il sole .
Cosa racconterà la mia vita distesa nel sepolcro? Dove
non nasceranno fiori nella terra bruna e fredda che ricoprirà il mio corpo!
Perdonami, se non so dove lasciare un fiore e per non averti mai
intonato una dolce ninna nanna .
Sono terra straniera dove si nasconde il sole come la mia vergogna
Noi donne dello zoo senza braccia per cullare quello che hai gettato
forse nella Senna, Nel Ticino, nel Tevere o nel bel Danubio blu,
come il Cielo che ti vive lontano da chi non ha saputo cullarti.