Nel museo dei ricordi
metterei il dolore, che non è bello a vedere,
ma è quanto rimane attaccato alla pelle:
Sogni sospesi, coltivati altrove
che ora reclamano il tempo del trapianto
là dove sono spuntati:
va rinnovata la terra nel vaso
perché la gramigna non cresca
…e il futuro si guardi le spalle
per imparare che si può stare insieme
Grazie per questi versi, veramente necessari e incisivi...
Rosanna