Rosso, sfumato e perfetto.
Sulle cime aguzze e basse, lungo il Sile che accompagnava l'uomo sui suoi passi. Semplicemente e' cosi'.
E lo e' nella silenziosa messa che scandisce il mio tempo e la mia attesa, quando liquido nero e profumato ha insinuato il cuore.
Vorrei essere li, al centro della energia che mi ha penetrata nella maestosa grandezza del nuovo, o dell'antico, o del vissuto e scordato, o del nn vissuto e sperato.
Era il rosso che si tingeva di celeste,e di mille pensieri e di cento lacrime, e di sguardi mediterranei e voce divina...
Scriverebbe un libro senza titolo, se ne avesse la possibilita', perche' nn esiste titolo, ne' trama ne' fine...e ci sono le frasi di un corpo che dentro ha una storia perfetta, che sa di buono, che sa di essenza di sorrisi e di luminose sensazioni.
Oggi e' come quando ieri pensavo che avrei potuto fuggire, e lo avrei dovuto fare nell'amarezza di un desiderio che c'era e che dovevo soltanto capire, eppure sono ancora qui, a distillare il profumo che mi appartiene, a cantare emulando l'anima che si aggancia alle nuvole.
Un'ora serale, un riflesso che come mercurio pulsava tra il chiaroscuro dei rami nudi. E nuda era la citta' attraverso quel campo di fatiche, e macchine veloci e gente frenetica. Allora una piccola goccia d'acqua scendendo lungo il fianco si e' posata al suolo, pavimento tiepido e tappeto variopinto.E le danzatrici dal ventre sodo che incantano l'uomo ed i suoi sensi.
Ho costruito una mostra di pregi, li ho messi esposti sul davanzale di una casa minuscola, dove un verde si confonde con il trasparente e diventa legno.
Poi il sole, che infreddolisce che riscalda e che ritorna gelido.
Poi la notte, la tenda rosa e la malinconia. Rotorna il percorso a ritroso, nell'accelerazione di una mano che e' un saluto.
Io nella mia cesta di idee, semplicemente vero.
Fata