00 01/12/2006 10:20


Dice il proverbio: "Tra moglie e marito non metterci il dito".
Stessa cosa vale anche per i fidanzati.
Ma lei già se ne è andata e mi sono venuti i brividi a leggere questa dedica

Lei se ne è andata e tu non capisci perchè?
Allora ti dico cosa penso io.

L'amore deve avere come base l'assoluto rispetto reciproco.
Nella nostra civiltà, nel 2006, lei non è la pecora che tu vuoi avere nell'ovile, o il cane alla catena delle tue immaginazioni. Ogni donna è una persona libera ed ha la propria dignità che deve essere rispettata.
Scrivi:
"Sono stato rapito da un momento di sana gelosia. E’ stato più forte di me."
Una cosa è il "sospetto" o una "paura" nata dalla propria insicurezza che in mancanza di prove oggettive dovrebbe anche morire in un micro secondo , altra cosa è la gelosia.
Non esiste la sana gelosia, ma la gelosia, secondo me, è un male grave, frutto d'egoismo, dell’insicurezza e della fantasia malata, che soffoca chi ne soggetto e martirizza chi ne è oggetto. Se poi se ne viene "rapito" ci si dovrebbe anche rendere conto che qualcosa non va proprio bene e pensare prima di tutto a come superarla modificando il proprio modo di sentire, di essere e crescere un po'.

Affermi: "Ma quale uomo veramente innamorato non lo e’"

Affermo io: Nessun uomo veramente innamorato lo è, perchè la gelosia è una chiara manifestazione di mancanza di fiducia e come dicevo sopra martirizza chi ne è oggetto!!! Se vero amore ', allora è anche piena fiducia nell'amata/o.
Il desiderare una persona come una "cosa propria" non è amore, è egoismo.

"Ma quello che non ho capito e’ quel << ti denuncio!>>. "
C'è da pensare che nello sfogo hai offeso la sua dignità o hai proferito minacce. Neppure questo è amore.

Naturalmente quanto sopra è un mio personale parere, e scusa se ti ho parlato chiaro.

[SM=x142848] Giancarlo