Cara Calliope (ossia Silvia ) ti voglio dedicare questa poesia

E T’invoco col mio canto servile;
ch’ esso possa ridestarTi d’incanto
da un sonno fin da allora febbrile…
E Ti imploro che resti a me accanto
di Te l’ estro e gentile sostegno,
la cui assenza è principio d’ affranto.

E tale carme offro a Te come pegno
in ricambio all’ appoggio concesso;
ch’esso sia, dell’ ufficio Tuo, ora degno!...
Oh Calliope, divina potenza!
Generasti un figlio prodigio
la cui voce, della poesia fu l’ essenza…
Era Orfeo dal sublime gorgheggio
con il canto ammansì ogni bestia,
con la cetra ogni vizio fu un pregio…

Ch’io possa cantar come il musico in festa
le virtù del Tuo valido nume,
vantarne le grazie o lodarne le gesta.
Il tuo fulgido soffio accende ogni lume
che brucia d’ardore l’ invocante cantor!
Il Tuo flebile bacio, un tocco di piume…

Sostienimi accanto eccelsa Creatura..
presso te ogni semplice rima
diviene poi d’ eccellente fattura.
E mentre imploro,di Te, l’immensa stima
tali arie di encomio redigo,
Che la tua gloria sia grande ancor più di prima!...