00 13/06/2006 10:25
Il mio cuore avevo incatenato per sempre a stelle vaganti,
in un angolo di universo dall'amore abbandonato...
Supernove in remoti tratti della mia galassia esplodevano,
strazianti urla dalla mia anima,
aspettando con loro di disintegrarmi...
Ma il canto di una sirena mi ha raggiunto per salvarmi,
mi ha condotto attraverso la via lattea,
da sua madre fui condotto,
dalle note di suo fratello fu il mio spirito ammansito.
La vidi, stelle come ornamento e ali d'oro,
capelli di nera notte e sorriso di perla marina...
Lei, il suo nome in ogni pensiero...
Canti melodiosi, non ammaliatrici, di una dolcezza fatata,
e nella mia costellazione mi persi,
il vessillo leonino sulla mia casa sventola...
Di illusioni la mia vita è fatta, di sogni meravigliosi ed irraggiungibili.
Ma dalle mie paranoie rifugio ho trovato, calmo e sicuro
di esser anch'io speciale...
Coraggio io non ho bisogno, ma a donare non esito,
con parole di conforto e gesti d'amicizia..
Ma, o tu sirena, tu che suoni la cetra,
d'idealizzarti io rischio, tu splendida visione di leggenda..
Ciò che ci diamo mi basta, se il tuo cuore nero si ridesterà
parole dolci ti sussurrerò.
Ora aspetto che sorga il domani,
mentre le mie speranze cavalcano cieche comete,
in questa stupenda notte che pare infinita...