Caro Renato voglio festeggiare i tuoi 60 anni e i miei 66 rimembrando momenti che anche tu certamente avrai vissuto in emozioni....
" I N F A N Z I A "
( 1947 )
Ah quel profumo
di tiglio che la notte
faceva piu' intenso !
e il buio, così buio
che le stelle
ci cadevano addosso,
e il silenzio, vellutato,
ci avvolgeva
su quella pietra
ancora calda
ed io,
io a voi, raccontando,
foravo il nero
in bianco schermo...
C'era una volta
un bosco,
un albero secolare,
una scaletta di corda,
una capanna tra le rame
e noi...
" LA MANO PROFANA "
( 1954 )
Fui anch'io ragazzo;
ai primi bollori
del sangue,
la mia mano, solitaria,
placò..-
finchè
un palpitar di candele,
odor d'incenso
e un dito accusatore,
dal pulpito
l'anima mia dannò.
Tal'era l'orrore
della mia condanna
che la notte fu
complice del misfatto.
Ancora oggi
quella croce di legno
reca del mio sangue
le impronte...
la lama, impietosa,
tagliuzzò
la profana mano.
" L'UOMO NERO "
( 1954 )
Letti bianchi,
odor di borotalco;
all'ora tarda,
tonaca nera manipola
tra inconsapevoli
sospiri della pubertà...
Fuori la tempesta
allarma il reo,
alza la testa, alza il tronco,
come dracula,
tonaca nera fugge dal bianco.
" LA PRIMA VOLTA "
( 1957 )
Allo sbocciar
dei primi impulsi
della carne
seguii, titubante,
la rampa
di corrosi scalini
tra alte mura
per entrare nella
bocca avida
del desiderio;
m'accolse il calore
d'enormi poppe
in quell'arido pertugio
e affogai
in oscura voragine
doloroso piacere.
Renato