Durante l'uscita del libro, ho seguito in un telegiornale il direttore dell'opus dei che s'è espresso dicendo che l'opus dei non ha da fare accuse ne da intentare cause allo scrittore, il vero effetto del libro è stato portare i veri cristiani a informarsi sulla loro fede. Insomma... dar retta a un libro, per quanto ben scritto è cosa da allocchi e non da religiosi.
"Durante l'uscita del libro" ...
Forse intendevi: Durante l'uscita del
film.
In quell'occasione, se non ho inteso male, i media hanno anche riportato che Dan Brown ha detto anche che quanto scritto nel libro è solo opera di fantasia.
Strano, perchè nell'avanti prologo del libro di Dan Brown "Il codice Da Vinci", traduzione di Riccardo Valla, edito da Mondadori, praticamente nella prima pagina del libro stesso, leggo:
"Il Priorato di Sion - società segreta fondata nel 1099 - è una setta realmente esistente. Nel 1975, presso la Bibliothéque Nationale di Parigi, sono state scoperte alcune pergamene, note come
Les Dossiers Secretes in cui si forniva l'identita di numerosi membri del Priorato, compresi sir Isaac Newton, Botticelli, Victor Hugo e Leonardo da Vinci.
La prelatura del Vaticano nota come Opus Dei è un'associazione cattolica la cui profonda devozione è stata oggetto di interesse dei media dopo i rapporti di lavaggio del cervello, di coercizione, e di pericolosa pratica chiamata "mortificazione corporale". L'Opus Dei ha recentemente terminato la costruzione di una sua sede centrale nazionale, del costo di quarantasette milioni di dolari, situata al numero 243 di Lexington Avenue, a New York, a New York City.
Tutte le descrizioni di opere d'arte e architettoniche, di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispettano la realtà."
Tralasciando le affermazioni sull'Opus Dei, riprendo: "
Tutte le descrizioni di opere d'arte e architettoniche, di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispettano la realtà.".
Certamente qualcuno con un minimo di cultura avrebbe dovuto capire che tutto era falso nonostante le affermazioni che il libro riporta. Basti pensare all'impossibilità che il Leonardo da Vinci tramandataci dalla storia potesse appartenere (figuriamoci dirigere) quel priorato. Ma qualcun altro per farsi i soldini e vendere un libro che secondo me non vale un granché neppure come thriller, ha giocato con malizia sulla sull'ingenuità di chi non vede l'ora di parlare male di qualcun altro, in particolare del cattolicesimo, sì da accettare per "reali" le panzane scritte in quel libro.
Qualche chiarimento sul cenacolo di Leonardo da Vinci, ad esempio lo trovate evidenziato qui:
http://www.leonardo3.net/leonardo/home-brown.htm
Non penso proprio sia corretto agire in quel modo.
La chiesa è troppo buona e vede per lo più il lato positivo (che però ha richiesto vari interventi del papa e della chiesa a vari livelli), ma io che cristiano non sono, non condivido, ma condanno l'inciviltà di chi abusa dell'ingenuità degli altri per proprio tornaconto.
Poi, tornando alla notizia, certo non depone a favore della preparazione e dell'intelligenza del professore universitario americano. Forse lei ci ha già guadagnato e dovrebbe ringraziare proprio Dan Brown e il suo libro.
Giancarlo cobite
[Modificato da Cobite 28/05/2006 18.40]
- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-