00 06/04/2006 17:54
Killer di Tommy erano solo pedine"
Secondo Paolo Onofri, il padre del piccolo Tommaso rapito e ucciso a Casalbaroncolo, "Mario Alessi e Salvatore Raimondi sono solo gli esecutori materiali" dell'omicidio. Lo afferma in un'intervista rilasciata a "Panorama", nella quale dice anche di pensare di sapere chi è la mente di quanto accaduto. "Ho indicato il nome ai magistrati - ha detto - E' una persona che conosco da più di dieci anni".

Dunque, secondo le convinzioni di Onofri, ci sarebbe ancora da scavare per arrivare alla soluzione del caso. Il padre di Tommaso aveva già esposto i suoi dubbi sul fatto che Alessi, Raimondi e la Conserva avessero fatto tutto da soli, perché, secondo Onofri, non c'era congruenza tra l'accuratezza nella preparazione del piano e poi la maniera in cui era stato gestito tutto al momento di metterlo in pratica. Ora l'uomo sostiene di sapere chi sarebbe la mente che avrebbe architettato tutto. "Mi ha fatto molto male e ne ho fatto a lui - ha spiegato al settimanale - Gli ho pestato i calli spesso. E' stato sotto inchiesta molte volte e ne è sempre uscito pulito: ma io gli ho tenuto il fiato sul collo. Sono convinto che sia lui ad avermela fatta pagare".

Onofri avrebbe conosciuto il presunto mandante alle Poste e al sindacato: "Ci sono persone che non distinguono tra sindacato e lavoro. A volte confondono i ruoli e vanno richiamati all'ordine. Se i fatti mi daranno ragione scoppierà un bel casino".

"ALESSI NON E' UN PADRE MA UNA BESTIA"
"Mario Alessi non era un padre di famiglia. Alessi era una bestia che metteva al mondo dei figli. E' diverso. Per me un padre di famiglia è un'altra cosa, perché non ha pensato neanche al suo, di figlio. Un bambino di 6 anni, cardiopatico: che futuro ha? Non ci ha pensato a questo? Ci sto pensando io, come penso a quelli che mi sono rimasti". E' lo sfogo, in un'intervista, di Paolo Onofri, papà del piccolo Tommaso.

"Dormo sedato, non riesco a capacitarmi. Questa cosa non ha senso. Quando penso a Tommy piango, e basta", aggiunge ai cronisti che lo hanno raggiunto davanti alla casa di Martorano dove la famiglia vive ormai da settimane, ospite della sorella della moglie Paola Pellinghelli. "Era il filo della speranza che ci spingeva ad andare avanti - prosegue - invece è finita nel peggiore dei modi, e ogni giorno che passa è sempre piu' agghiacciante". Poi, sulla foto che ritrae il volto di Tommaso scelta in vista dei funerali, che saranno celebrati sabato, spiega: "Mi sembrava la più dolce".

Onofri ha detto di essere "contrario alla pena di morte", ma serve "una reale restrizione della libertà". Una posizione diversa da quella della moglie, che a Casalbaroncolo aveva detto di essere "sempre stata favorevole" alla pena capitale, precisando: "Ma in casi come questi sono più cattiva, vorrei vederli soffrire poco a poco". "C'è differenza tra omicidio volontario e infanticidio - ha aggiunto il papà di Tommy - qui è stato colpito un essere umano che nemmeno era in grado di difendersi. Credo che sia ben più grave di un omicidio". E quando gli è stato chiesto se pensa di poter essere in grado di perdonare, il padre di Tommy ha risposto: "Non credo, per il momento no".

ALESSI, L'AVVOCATO CHIEDE IL TRASFERIMENTO
Laura Ferraboschi, legale di Mario Alessi, accusato dell'omicidio del picolo Tommaso Onofri, chiederà il trasferimento del suo assistito in un altro carcere. "Ho paura per l'incolumità del mio assistito - spiega la Ferraboschi - è importante che giunga vivo al processo. Deve poter completare la confessione che ha reso assai parzialmente. Secondo l'avvocato, inoltre, Alessi avrebbe "rimosso, prima della confessione, quanto successo quella notte. L'ho visto martedì, è molto silenzioso, forse sta riflettendo. Voglio sottoporlo a perizia psichiatrica: ma non ci sono i soldi, e nessun perito vuole fare l'analisi gratuitamente".


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