00 17/01/2006 22:34
- Dove è il mio riflesso
nello specchio? -

Domandava a se stesso, sfiorando il suolo, un mattonato di cristallo opaloscente di tutti i colori dell'iride, un'immaginazione distorta di un angelo cubista.

"Passo, passo, piano, piano nella tua mente mi perdo, sono entrato da frammenti delle tue umide palpebre, tanto sottile da passare tra una ciglia e l'altra ora mi perdo fra i tuoi silenzi e la tua loquacità, tra la tristezza e l'ardore che ti libera."

- Venere dannata
brilla ancora in cielo,
e nei viaggi siderali
a cavallo di medusa
c'è da smarrire
il senno sulla luna. -

Disse osservando un tuo pensiero che appeso alla via lattea cadeva come una doccia di cristalli, non erano stelle ma lacrime conficcate nel tuo cranio che hai rifiutato di liberare fuori dall'antro nel quale cerchi rifugio.

" Passo, passo, piano, piano cerco strada nel tuo cuore, la tua mente così stanca e martoriata è un gingillo per chi ti non ti vuole bene, l'invadenza di un bambino ti mostrerà che ciò che hai appeso alle spalle non è un tumore assurdo, ma semplicemente ali ancora invischiate della placenta che le ha generate, mancano del colpo di tosse, malattia salvifica, che è la vita "

- E notte ormai,
la stanchezza assorbe
le tue membra fredde,
calate in una postura
innaturale finalmente
riposano nel territorio
nei sogni lasciando
un incontro
scigliersi nel sonno. -

Cosa puoi dire?

[Modificato da Chiosad'assurdo 18/01/2006 20.41]