Lacrime del cielo

Un anno dopo, seduta su quella stessa sedia che l'aveva vista silente per ore e ore, Francesca si accarezzava il ventre, pensando cose che non erano mai divenute realtà, mentre di tanto in tanto, una lacrima rotolava sulla guancia rosea come una pesca.
Nel mentre una lacrima fugge, alza gli occhi verso la porta, incontrando quelli di suo marito e sorride, affogando la lacrima nella luce di quella gioia sottile.
"A che pensi?"
"Lo sai..." risponde tendendogli le braccia.
Quante volte lo ha abbracciato così, posando il capo sul suo ventre e stringendolo. Restando seduta, sentendosi una bambina. Ma oggi non è più una bambina: è una donna, bella di una bellezza antica, che ripensa dolcemente a un bimbo mai nato.

Tenera e triste, ma forse vale la pena pensare alla vita perchè ogni giorno è diverso da ieri.

Un abbraccio



Giancarlo cobite

Dolorosa consapevolezza di una maternità non fiorita.

Hai un marito che ti ama, sei giovane e ci sono tanti modi per essere genitori.

Ti abbraccio.