dolce e romantica pianta il salice, che piega i suoi rami fino a terra, in un gesto infinito d'umiltà verso il cielo. Eppure ha di che esser orgoglioso...
Un tempo il salice non aveva lunghi rami penduli.
Si narra che durante la fuga in egitto, Giuseppe e Maria furono sul punto d'esser catturati. I soldati di Erode li inseguivano, cercavano un uomo accompagnato da una donna con sulle braccia un bimbo appena nato.
All'improvviso, un alto salice spuntò in mezzo al deserto e l'Arcangelo del Signore gli parlò "Voltato Guarda!".
Nel contempo, Maria si sedette sotto il salice esausta e impaurita, il bambino attaccato al seno, eppure fiduciosa. Il salice torse il proprio tronco e vide i soldati che stavano giungendo. Decise di aiutare quella donna e fece crescere i suoi rami a dismisura, piegandoli fino a terra, formando una spessa tenda. I soldati passarono davanti al salice, e incontrarono solo Giuseppe che teneva l'asino alla cavezza, ma non lo notarono: era solo. Quando si furono allontanati, Maria uscì dal suo nascondiglio, ringrazianado e benedicendo il gentil albero.