00 07/07/2005 08:28
Se non ricordo male al tempo dei romani i crocifissi venivano solo legati, mai inchiodati. I chiodi erano preziosi, ma riservarono quel trattamento a Gesù in quanto avevano sentito dire che lui sarebbe resuscitato e allora lo fissarono ben bene alle travi. La morte in realtà non avveniva quindi per le ferite riportate ma per la rigidità della muscolatura che restando sempre ferma e tesa finiva per creare problemi di respirazione e quindi un lento soffocamento. Non so, forse sbaglio, ma non penso fosse una morte molto dolorosa di per se.
Il dolore umano di Gesù, secondo me, possiamo ben immaginarlo dovuto a: dolore lancinante per le infezioni riportate sulle ferite delle frustate, della corona di spine e dei chiodi e lo sforzo in queste condizioni di portare la trave. Poi i dolori umani dell'umiliazione subita; della delusione di non essere stato capito; di aver amato tanto ed essere stato tradito; quella sensazione di abbandono del padre che sentiva in quel momento; la coscienza che stava morendo.

Ovvio che il corpo umano libero e vigile si rifiuti di stare immobile realmente a lungo, è una questione istintiva di sopravvivenza ed proprio una piccola cosa in confronto al dolore di Gesù e di molte altre terribili morti.

Non credo che tu abbia fallito Maria Antonietta, infatti hai portato la tua testimonianza su un aspetto spesso trascurato della morte di Gesù e hai fatto riflettere su questo un areligioso come me (si può dire areligioso?).

Un abbraccio fortissimo.

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Giancarlo