FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

Una domanda che mi faccio e che a voi rivolgo.

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Lupesciolo
    Post: 189
    Post: 189
    Registrato il: 01/10/2004
    Sesso: Maschile
    00 23/04/2005 20:43
    Se avessimo avuto la possibilità di vivere nella stessa città, nello stesso rione e in assurdo nello stesso condominio, si sarebbe creata questa intesa tra di noi ???

    Avremmo costruito questo legame intimo, dove è primaria l'interiorità e il corpo è assente ??

    Quanto avrebbe influenzato il nostro aspetto, la condizioni sociale e l'ignoranza ( nel senso dell'ignorare il nostro vicino ) ????

    Renato
  • OFFLINE
    Cobite
    Post: 6.593
    Post: 5.908
    Registrato il: 26/01/2003
    Sesso: Maschile
    00 24/04/2005 09:21
    A me è accaduto di abitare in un condominio appena sposato. Era un condominio nuovo ed eravamo giovani copie sposate da poco, più una copia di pensionati e una non sposata con figli piccoli. La scelta degli inquilini (il condominio era di un solo proprietario) era stata fata dal direttore dei lavori su concessione del proprietario.
    Ci sono stati problemi, specie iniziali, ma l'esperienza della copia di anziani ci ha aiutato moltissimo. Il risultato è che sono stati bellissimi anni in cui si era tutti amici (difetti personali compresi) in cui tutti facevano molta attenzione al rispetto degli altri. Qualche scaramuccia c'è stata, ma tutte cose da terminare con una bicchierata in simpatia. Qualcuno aveva problemi seri di lavoro e di comportamento al limite dell'onestà, ma chissà come mai in condominio si è comportato benissimo.
    Ci si trovava regolarmente in giardino ed i figli crescevano assieme ed in buona compagnia.
    Poi qualcuno si costruì la casa singola o in cooperativa e abbandonò il condominio. Ovvio che l'amicizia continuò, ma il proprietario che non guardava a chi affittava ma solo alla cifra dell'affitto e diede l'appartamento a persone di tutt'altra pasta.
    Urla di notte, litigi, zoccoli usati regolarmente per camminare in casa al terzo piano fino alle due di notte, portone e cancelli sfondati perché dimenticavano le chiavi (bastava citofonare a qualche altro coinquilino), spese per il riscaldamento non pagate (neppure pagavano più l'affitto, tanto tempo che li cacciavano passavano gli anni e a loro bastava).. insomma un inferno.
    Ora abito in una casa mia ma ho tutti gli amici di quei primi anni di condominio. Pensandoci bene quegli anni di convivenza felice li dobbiamo al direttore dei lavori che ha fatto una scelta azzeccata e alla copia di condomini anziani che ha saputo indirizzarci inizialmente e naturalmente alla nostra buona volontà.

    Morale: l'andare d’accordo dipende moltissimo dai vicini di appartamento ed al rispetto verso i diritti e la sensibilità degli altri che hanno gli stessi, rispetto che costa pochissimo portare.

    Penso che lo stesso sia qui. Se c'è questa armonia lo dovete a voi stessi ed al rispetto verso la sensibilità degli altri e alle regole del posto e (consentitemi) all'intervento mio e di altri quando le cose non sono andate bene, ma è acqua passata che molti di voi per fortuna non hanno visto.

    Scusate se sono stato prolisso[SM=x142845]

    Buona domenica

    Giancarlo cobite




    - L'Amore sarà l'unica vittoria dell'ultima rivoluzione. Il resto è tempo crudele di non-uomini. (Cobite) -

    [Modificato da Cobite 24/04/2005 9.22]

  • OFFLINE
    spazioimmenso
    Post: 466
    Post: 464
    Registrato il: 10/10/2004
    Sesso: Femminile
    00 24/04/2005 10:19
    Sono sicura che avremmo avuto la stessa intesa, perche' abbiamo la stessa realta' in comune, questo ci permettte di essere piu' "legati".
    La sensibilita', che c'e' in molti, aiuta a comprendere l'altro, quindi prevale molto, l'interiorita'.
    Le condizioni sociali, l'aspetto e l'ignoranza, non possono influenzare l'Anima.
    Del resto, quando leggo le poesie sul sito, sono cosi "trasparenti" a volte, che posso avere l'idea della persona che l'ha scritta, e questo e' molto bello.
    Se poi, potessimo parlare dal "vivo", come mi e' successo di fare con qualche poeta, allora sarebbe proprio il massimo.
    C'e' una sorta di maga intorno, e' fantastico.
    Credo che in ogni condondonio, ci dovrebbe essere un gruppo di poeti.[SM=x142851]

  • JACKdibimba
    00 24/04/2005 12:22
    IO CREDO DI NO
    ALE. [SM=x142844]
  • OFFLINE
    Zalmoxis
    Post: 10.651
    Post: 95
    Registrato il: 17/03/2003
    Sesso: Maschile
    00 24/04/2005 17:44

    Oh..
    Chissa! :ms19:
  • Drainyou80
    00 24/04/2005 23:51
    Non è facile rispondere alla tua domanda, mi viene da fare solo un osservazione, a volte si dovrebbe pensare di più ad essere se stessi che ad essere accettati dagli altri. DI solito un pò tutti finiamo per vivere in uno stereotipo. Per paura di non essere accettati tendiamo ad uniformarci, così accade che la vita più che un reale confronto tra persone diventi una commedia di teatro.

    Un saluto

    Luca


  • blitz1
    00 25/04/2005 01:40
    IO PENSO, CHE SI SAREBBE CREATA LA STESSA INTESA SE...

    ANCHE LE ALTRE PERSONE L'AVESSERO VOLUTA.

    SONO MOLTO D'ACCORDO CON QUANTO DICE COBITE, IL RISPETTO

    PERO'; NON TUTTI SANNO... DOVE ABITA.[SM=g27811]


    [SM=x142813] [SM=x142840] [SM=x142839] [SM=x142923]



  • OFFLINE
    debona
    Post: 2.117
    Post: 1.934
    Registrato il: 14/11/2003
    Sesso: Femminile
    00 25/04/2005 02:13
    Penso anche io che il rispetto sia alla base di ogni rapporto.. di conseguenza.. anche in altre circostanze sicuramente saremmo andati d'accordo, con una possibilita' in piu'.. quella di conoscerci personalmente. [SM=x142922]