indifferenza o invidia?
La luna interrogò quel fiore che scriveva, raccontava e parlava senza che nessuno lo ascoltasse
- Che ci fai tutto solo? Come mai parli con te stesso?
Il fiore rispose.
- Fin da piccolo ho vissuto per e con la fantasia; sognavo di diventare ballerina classica, un'astronauta, una maestra, un'eroina di qualche amore intenso e vissuto al masimo.
Insomma era il mio modo per sopravvivere alla forzata clausura impostami dalla famiglia.
Diventata grande ho capito che l'uomo che avevo sposato non mi amava, è durata così poco quella stagione d'amore così bella e colma di gioia.
Ci avevo creduto, sai, ci credo ancora oggi.
Immagini in bianco nero di un matrimonio da favola, la luna di miele, il primo anno, poi la realtà: come un fiammifero si è spenta la luce in lui per me.
Non che non lo sapessi, già mi tradiva durante il fidanzamento, ed ero così giovane, ingenua e veramente bella.
I sogni mi salvarono, lo scrivere mi salvava, così ho continuato e a sognare e a scrivere.
- Ed ora che fai? - riprese la luna.
- Continuo a scrivere - le disse il fiore - non su un quaderno ma in un mondo virtuale.
Non mi lamento, oh no, c'è troppo d'importante fuori per lasciarsi intimidire da piccole stupidaggini, ma ciò che io scrivo non viene letto da nessuno, quasi mai.
Allora mi demoralizzo e mi chiedo se sono io a sbagliare e se quel che inserisco è idiota o se è solo questione di indifferenza verso di me. Ammetto che ci sto male. - così finì il fiore.
-E se fosse questione d'invidia? - ribattè la luna.
- Sempre male starei, anzi ancora di più perchè vorrei passare inosservata, trattata come tutti gli altri fiori, senza essere giudicata, senza che qualcuno pensi che voglia pormi al centro dell'universo. Nel mio angolino sto bene, non insidio nessuno e allora vorrei la stesa considerazione che io ho per gli altri. -
Così dicendo il fiore se ne andò, cantando.
tratto da I FIORI DELLA VITA di Fiordineve