FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

ROBERTO VECCHIONI, UN POETA TRA I CANTANTI

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  • fiordineve
    00 30/09/2006 01:11
    Dopo BATTISTI (c'è la sua antologia) è il mio cantante-poeta preferito.

    Ascoltandolo in concerto è magico; è un trascinatore nato, un istrione che non si risparmia, tre ore di canzoni live e alla fine è senza voce.





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    .rosella.
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    00 27/06/2007 14:55
    la stazione di Zima
    LA STAZIONE DI ZIMA

    C'è un solo vaso di gerani
    dove si ferma il treno,
    e un unico lampione,
    che si spegne se lo guardi,
    e il più delle volte
    non c'è ad aspettarti nessuno,
    perché è sempre
    troppo presto o troppo tardi.

    - Non scendere - mi dici -
    continua con me questo viaggio
    e così sono lieto di apprendere
    che hai fatto il cielo
    e milioni di stelle inutili
    come un messaggio,
    per dimostrami che esisti,
    che ci sei davvero:

    ma vedi, il problema non è
    che tu ci sia o non ci sia
    il problema è la mia vita
    quando non sarà più la mia,
    confusa in un abbraccio
    senza fine,
    persa nella luce tua, sublime,
    per ringraziarti
    non so di cosa e perchè;

    lasciami
    questo sogno disperato
    di esser uomo,
    lasciami
    questo orgoglio smisurato
    di esser solo un uomo;
    perdonami, Signore,
    ma io scendo qua,
    alla stazione di Zima.

    Alla stazione di Zima
    qualche volte c'è il sole
    e allora usciamo tutti a guardarlo
    e a tutti viene in mente
    che cantiamo la stessa canzone
    con altre parole
    e che ci facciamo male
    perché non ci capiamo niente.

    E il tempo non s'innamore due volte
    di uno stesso uomo;
    abbiamo la consistenza lieve delle foglie:
    ma ci teniamo la notte per mano
    stretti fino all'abbandono,
    per non morire da soli
    quando il vento ci coglie:

    perché vedi, l'importante non è
    che tu ci sia o non ci sia:
    l'importante è la mia vita
    finchè sarà la mia:
    con te, Signore
    è tutto così grande,
    così spaventosamente grande,
    che non è mio, non fa per me.

    Guardami,
    io so amare soltanto come un uomo;
    guardami,
    a malapena ti sento,
    e tu sai dove sono...
    ti aspetto qui, Signore,
    quando ti va,
    alla stazione di Zima.

    [SM=x142897] [SM=x142874] [SM=x142944]

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    .rosella.
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    Registrato il: 27/03/2007
    Sesso: Femminile
    00 27/06/2007 14:59
    prova ad ascoltare questa FIORE
    E INVECE NON FINISCE MAI

    Quando passo di notte
    per vedere se siete ancora tutti lì...
    e mi pare impossibile di potervi amare più di così...
    quando ripasso a memoria uno per uno
    i momenti che vi baciai...
    e mi chiedo più di tutto questo amore
    come posso amarvi mai...

    perché ci sarà bene un benedetto segno
    che più oltre di lì non si può andare,
    quando il cielo è così pieno di luce
    che un'altra luce lo farebbe scoppiare,
    qualcosa che assomigli a un limite
    perché l'amore avrà bene un confine,
    qualcosa come una fine...

    E invece non finisce mai,
    si fa più piccolo che può
    e ti sta dentro e cresce sai,
    com'è possibile non so,
    e più ne perdi e più ne hai
    e più ne incontri e più ne dai
    l'amore non finisce mai.

    Quando guardo i tuoi occhi, mi sorprendo
    che tu sia bella più di prima,
    che mi facevi impazzire al solo ricordare la tua pelle
    così talmente oscena.
    Come potevo immaginare allora
    che eri il mio scandalo, la mia bambina
    che avrei potuto amarti sempre più
    nei giorni che la bellezza trema?

    Perché pensavo ci sarà pure una fine
    quando non ci sarà più spazio per tenerlo dentro,
    un momento che l'amore si ferma, si volta
    si addormenta contento,
    un momento che l'amore non potrà, non saprà,
    non ce la farà più ad aumentare,
    che non avrà più niente da dare...

    E invece non finisce mai
    si fa più piccolo che può
    e ti sta dentro e cresce sai
    com'è possibile non so,
    ma più ne perdi e più ne hai
    e più ne incontri e più ne dai...

    l'amore non finisce mai
    si fa più piccolo che può
    e non ti lascia in pace mai,
    toglie il respiro a dirgli "nò";
    e più ne perdi e più ne hai,
    e più ne incontri e più ne dai:
    l'amore non finisce mai


    ROBERTO VECCHIONI


    [SM=x142897] SCOMMETTO CHE QUESTE [SM=x142864] TI MANCAVANO [SM=x142839] [SM=x142897]
    [SM=x142887] [SM=x142944]

  • fiordineve
    00 14/07/2007 01:33
    come pensare CHE NON LE ABBIA? [SM=x142817] [SM=x142847]


    GRAZIEEEEEEEEEEEE [SM=x142945] [SM=x142945] [SM=x142945]
  • fiordineve
    00 12/12/2007 01:47




    DI RABBIA E DI STELLE



    La ragazza col filo d'argento
    Non lasciarmi andare via
    Neanche se piangi in cinese
    Oh amore amore amore
    Comici spaventati guerrieri
    Amico mio
    Questi fantasmi
    Non amo più
    Mond lader
    Tu, quanto tempo hai?
    Il cielo di Austerlitz
    Il violinista sul tetto
    Le rose blu

    La Ragazza Col Filo D'argento






    E la ragazza aveva un filo d’argento sulla fronte
    Bucava l’aria con due occhi perduti all’orizzonte
    Giocò le carte con un mezzo sorriso
    Dio lo sa cosa aveva in mano,
    puntò con una maschera in viso
    la sua bellezza il suo destino
    ed io che avevo un “asso”
    tristemente solo,
    andai a vederlo al volo

    E la ragazza aveva il nome dei figli sulle mani
    E tutto questo, disse, capita solo se mi ami
    Tirò fuori da chissà quale sogno
    Un fiore bianco ed uno nero,
    mi disse: “scegli tu cosa è meglio,
    ce n’è uno falso ed uno vero”
    ed io senza nemmeno pensarci su
    le corsi dietro al volo.

    Io non so chi sei
    Né quante cose mi darai
    Da questa notte:
    io non so chi sei
    né quante cose ti darò
    da questa notte;
    t’innamorerai
    non t’innamorerai di me
    da questa notte,
    m’innamorerò
    non m’innamorerò di te
    da questa notte…
    e il sole, mandate via questo sole,
    sto fottutissimo sole…

    E la ragazza con il filo d’ argento sulla fronte
    Mi portò via con le sue ali di vento fino al ponte,
    e disse:”scegli tu dove vivere
    con me o col mondo intero”,
    poi mi cullò con la sua voce di mare
    per farmi addormentare.

    Io non so chi sei
    Né quante cose mi darai
    Da questa notte:
    io non so chi sei
    né quante cose ti darò
    da questa notte;
    t’innamorerai
    non t’innamorerai di me
    da questa notte,
    m’innamorerò
    non m’innamorerò di te
    da questa notte…
    e il sole, mandate via questo sole,
    sto fottutissimo sole…

    Ma la ragazza aveva il nome dei miei figli sulle mani,
    E nel suo cuore di cristallo aveva tutti i miei domani,
    e tutti i nostri possibili giorni
    nella tempesta e nella neve,
    le lacrime, i sorrisi e i ritorni
    gli inverni e le primavere,
    e la ragazza tolse il filo d’argento che aveva sulla fronte
    e la ragazza tolse il filo d’argento e attraversammo il ponte





    ------------------------------------------------------------------


    Non Lasciarmi Andare Via



    Il dolore è una vela
    così incredibilmente lieve
    che nemmeno lo senti,
    comincia con la cadenza
    dolce della neve,
    ed è lì che ti perdi.
    Ha la faccia di un bambino
    e gli occhi di un lupo triste
    che ti lecca la mano,
    conosce ogni parola che non esiste
    e te le insegna una per una
    piano piano
    Ed improvvisamente ecco che hai dimenticato
    com’era bello l’amore,
    e te ne vai in giro
    come un vecchio cane sfiancato
    che non sente più nessun odore,
    torni a casa con la divisa di un soldato
    che non crede più nell’onore

    Non lasciarmi andare, non lasciarmi andare,
    non lasciarmi andare via,
    non lasciarmi andare, non lasciarmi andare,
    non lasciarmi andare via

    Il bambino rincorreva
    la sua barca di carta,
    che ci vedeva la vita,
    ma il tempo non ha tempo,
    l’orologio s’incarta,
    la bussola è impazzita
    cammini dentro una nebbia
    di persone e di cose
    che ti facevano sognare,
    e hai voglia di andar via
    senza accampare scuse
    per non aver saputo amare,
    quando hai finito tutte le più inutili scuse
    per potere restare

    Non lasciarmi andare, non lasciarmi andare,
    non lasciarmi andare via,
    non lasciarmi andare, non lasciarmi andare,
    non lasciarmi andare via

    Non ne ho la forza né la voglia di provarci
    e neanche le ragioni,
    altro che balle, sentimenti, tuffi al cuore
    e piagnistei per scrivere canzoni;
    vorrei guardare più lontano,
    ma lontano adesso è un tempo
    spaventosamente breve,
    vorrei sparire, cancellarmi, non amarmi,
    risvegliarmi che non so nemmeno dove

    non lasciarmi andare, non lasciarmi andare,
    non lasciarmi andare via,
    non lasciarmi andare, non lasciarmi andare,
    non lasciarmi andare via.




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    Neanche Se Piangi In Cinese




    Ti ho dato il mio cavallo bianco, che galoppava e non galoppa più
    e ti ho passato il tema sotto il banco e il cuore acceso del bambin Gesù
    per non parlare della panna , che ti montavo e non ti monto più
    ma c'è una cosa che mi tengo , perdonami ma non puoi averla tu
    Neanche se piangi in cinese, neanche se piangi in cinese
    neanche se piangi in cinese, neanche se piangi in cinese.

    Ti ho dato il mio portafortuna, che fa gli straordinari coi tuoi guai
    e l' altra faccia della luna, che lasci in giro e che non trovi mai
    ti ho dato Pippo e Topolino e Paperino e tutto quel che ho
    ma c'è una cosa nel taschino, qualcosa bella mia che non ti do
    Neanche se piangi in cinese, neanche se piangi in cinese.

    Nina Nina Nina Nina nelle lunghe sere, lunghe sere
    Nina Nina Nina Nina nelle mille sere, mille sere
    Nina Nina Nina Nina non tentarmi , non mi provocare
    Nina Nina Nina Nina non spogliarti Nina che non vale.

    Ti ho dato il salto della quaglia, per stare sopra un piede come sto
    ti ho dato il mio lavoro a maglia, per riscaldarti amore come so
    ti ho dato il cuore con la aorta, che inteso senza peso ti ho difeso come un samurai
    ma ho ingoiato la chiave della porta e quella cosa amore non l' avrai

    Ma tu sei capace di tutto, perfino di pianger cinese
    perfino di prender sul serio sta serie di palle palesi
    perfino di non perdonarmi, neanche se piango in cinese.




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    Oh Amore Amore Amore


    Dove vanno a finire i tuoi pensieri
    quando la mia mano lentamente inutilmente ti accarezza
    dove vanno a finire i tuoi sorrisi, quelli di ieri,quando ti perdi in una incontentabile tristezza

    io non capivo, non sentivo, non leggevo, non vedevo mai
    quello che avevi in cuore
    quello che avevi in cuore
    ma cosa avevi in cuore

    e dove andavo a finire io cercandomi da solo
    un acchiappa farfalle nelle notti cattive
    con questa scusa del cazzo che tu cammini e io volo
    e invece no! la vita non si canta ma si vive.

    ci siamo dati appuntamento a un treno che aspettava noi
    e tu non c'eri più
    e io non c'ero mai
    non c'ero stato mai

    oh amore amore amore
    quante bugie abbiamo all'amore
    oh amore amore amore
    quante volte abbiamo tradito l'amore
    oh amore amore amore
    come dev'essere offeso e triste l'amore
    per come l'abbiamo trattato per quel che abbiamo fatto al nostro amore

    gli innamorati si nascondono tenendosi per mano
    e non calpestano nemmeno il segno delle loro ombre

    gli innamorati contano le stelle e sanno benissimo quante sono
    e conoscono per nome tutte le foglie gialle di novembre

    e tutto il resto non esiste non è stato non ci sarà mai
    il resto è vivere
    il resto è vivere
    è vivere

    oh amore amore amore
    quante bugie abbiamo all'amore
    oh amore amore amore
    quante volte abbiamo tradito l'amore
    oh amore amore amore
    quante volte avrei voluto dirti amore
    oh amore amore amore
    potrà mai perdonarci l'amore

    oh amore amore amore
    quante volte avrei voluto dirti amore
    oh amore amore amore
    potrà mai perdonarci l'amore


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    Comici Spaventati Guerrieri




    Hanno treni fermi e una stazione
    persa tra il cielo e il mare
    hanno la prima metà di una canzone
    l'altra metà da ritrovare

    Hanno le vostre fandonie nelle orecchie
    conoscono le vostre facce di culo
    madri piene di tranquillanti
    padri che vanno sul sicuro

    I ragazzi nascondono lacrime sospese
    come gatte gelose dei figli
    hanno un bagaglio di speranze deluse
    come onde che s'infrangono sugli scogli

    Hanno un mondo che avete storpiato ingannato tradito massacrato
    hanno un piccolo fiore dentro
    che c'è da chiedersi com'è nato

    e cercano di amare
    domani come ieri
    questi miei piccoli comici spaventati guerrieri
    e cercano di amare come uomini veri
    questi miei piccoli comici
    spaventati guerrieri

    non azzardatevi a toccarli mai
    non azzardatevi a giudicarli
    tirate via le vostre sporche mani
    non confondetevi coi loro sogni

    continuate a costruire un mondo perfetto
    dove potete specchiarvi
    i poeti non saranno anche nessuno
    ma hanno il potere di sputtanarvi

    e vorrebebro amare
    domani come ieri
    questi miei piccoli comici spaventati guerrieri
    e vorrebbero amare
    come uomini veri
    questi miei piccoli comici spaventati guerrieri

    e vorrebebro amare
    volare sui loro pensieri
    questi miei piccoli comici
    questi miei piccoli comici
    questi miei piccoli comici
    spaventati guerrieri


    -----------------------------------------------------------------------



    Amico Mio




    Amico mio,
    c'è la nebbia oggi su Milano,
    e vedessi com'è bello fuori,
    proprio come quando giocavamo,
    soltanto ieri.
    Amico mio,
    io ti tiro giù da questo letto
    e ce ne andiamo in giro a far gli scemi,
    come quando toccavamo a tutte
    il culo e i seni

    Uscirai con me da questa stanza
    perchè il tempo non ci frega mai
    e gli diremo forte alla speranza
    che non serve, che può anche andarsene, sai,
    e la faremo vedere a chi sta in cielo
    chi siamo noi

    Amico mio,
    vorrei scriverti una ninna nanna
    una lettera che sia per sempre
    o la favola che torna a casa
    la tua donna.
    Amico mio,
    non sei tu che non ci sei riuscito,
    sono gli altri che non hanno capito,
    sono gli altri che hanno abbandonato:
    tu sei il migliore.

    Ti terrò la mano questa sera
    senza chiederti se è presto o tardi,
    parlerai di noi la notte intera
    a rincoglionirmi di ricordi,
    e sarai lo stesso amico sempre
    finchè mi parli.

    Amico mio,
    siamo qui accecati in un abbaglio,
    e ogni tanto si apre un o spiraglio,
    e in un canto di miseria grande
    ci batte il cuore;
    amico mio,
    tu mi hai lasciato quasi niente e tanto,
    di avere riso insieme e avere pianto,
    e altre sciocchezze che facciamo noi uomini
    ogni tanto.

    E non c'è stata mai una donna al mondo
    che io abbia amato quanto ho amato te,
    come non c'è nessuna cosa al mondo,
    che non farei perchè restasso con me,
    ma sta sicuro che dovunque tu vada
    io scoprirò dov'è.

    Amico mio,
    tu volerai sopra una nave a vela,
    ti accenderai come una stella a sera,
    e sarai sempre tu, il tuo viso
    e la tua voce
    e di lassù mi indicherai col dito,
    dicendo a tutti "quello, è il mio amico"
    e quando tutti mi vedranno allora
    sarai felice.



    ------------------------------------------------------------------------


    Questi Fantasmi




    Signore delle comete,
    re delle stelle di giorno,
    chi sono questi fantasmi
    che mi camminano intorno?
    chi sono questi cialtroni,
    questi topi di fogna e bordello,
    questi ignoranti vincenti
    con l'intelligenza dentro l'uccello?

    Chi sono questi buffoni,
    questa mappata di sole,
    questi animali parlanti,
    questi trappani col rolex?
    e questa banda di pazzi
    che gridano "io compro, io vendo"
    che il gioco è "vinco o mi rovino
    a seconda di chi muore nel mondo"?

    Signore tu che ci hai detto:
    "quando volete ritorno"
    levaci questi fantasmi,
    questi fantasmi di torno.
    Signore, scusa se insisto,
    non mi mandare all'inferno,
    levami questi fantasmi,
    questi fantasmi di torno.

    Mandali a coltivare funghi in Val di Non
    o a scelta il riso di Canton,
    a fare gli orsi per turisti a Yellowstone,
    comunque fuori dai coglion.

    Signore, fulminali subito
    quelli che non hanno i congiuntivi,
    e gli aspiranti cantanti,
    rima che diventino dei divi:
    faremmo volentieri a meno
    anche di quelle con il solo pensiero
    che far vedere il culo
    lo si possa definire un lavoro.

    Signore, tu che ci hai detto
    "quando volete ritorno",
    toglici questi fantasmi,
    questi fantasmi di torno.
    Signore, scusa se insisto,
    non mi mandare all'inferno,
    toglimi questi fantasmi,
    questi fantasmi di torno.

    Vorrei svegliarmi un giorno senza bip bip
    decerebrati sulle jeep,
    giovani pirla fancazzisti che hanno un trip,
    e fammi santa Meryl Streep.

    Signore delle comete,
    dei pani, dei pesci e del giorno,
    levaci questi fantasmi,
    questi fantasmi di torno:
    Signore delle crociate,
    possa tu regnare in eterno,
    levami questi fantasmi,
    questi fantasmi di torno.



    ------------------------------------------------------------------------



    Non Amo Più



    Sarà il vento della sera
    che mi sfoglia, che mi svela, che mi intride il cuore;
    sarà questo rivedere la mia vita
    come un grande inimitabile perduto amore;
    sarà che mi sento stanco
    di pensieri, di parole, di persone e anche di idee,
    questo mare che va sempre avanti e indietro
    con le sue maree

    Sarai tu coi tuoi vent'anni
    che mi vedi come fossi il re del mondo;
    sarà il cane che mi guarda come un cane
    e piscia sempre controvento;
    sarai tu coi tuoi vent'anni
    che mi sfiori con le ali per volare via,
    e sarà che mi sembra un figlio
    perso in guerra la malinconia;
    ma stasera all'improvviso mi succede,
    e non c'entri tu...non amo più
    ninni ninni ninni ninni ni non amo più
    ninni ninni ninni ninni ni non amo più

    Sarà il sogno che si perde
    se lo chiamo non mi sente, non risponde più
    sarà questa donna triste
    che ho lasciato senza un gesto scivolare giù,
    sarà colpa dello specchio che riflette
    l'altro uomo che vedevo allora,
    quello che mi ha fatto un mucchio di promesse
    e non è stato di parola

    Sarà il libro che leggevo
    la canzone che credevo mia
    o sarà semplicemente che il mio pene
    non ha più nessuna fantasia,
    sarai tu coi tuoi vent'anni
    che sei qui per caso e che mi dai la mano,
    sarai tu coi tuoi vent'anni
    sarà questa tosse, sarà questo fumo,
    ma stasera non puoi farci niente
    neanche tu...non amo più
    ninni ninni ninni ninni ni...non amo più
    ninni ninni ninni ninni ni...non amo più



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    Mond Lader


    Son chì, son là che cunti nient
    e che ghe vègna on accident
    ai cervellon, ai lazzaron del parlament.
    Son chì che gh’hoo duu coeugg de matt
    e son inii a ciappà i ratt
    me borlen giò anca i ball e i sentiment.

    Mi voraria savè quèll’òstia,
    quel gran figlio di una bèstia
    che on bèll dì m’ha saraa sù l’Alfa Romeo.
    Sarò anche il figlio di on terron
    ma rièssi nò a vèss on coion
    e intant me brusa el bus del cuu... e marameo.

    Mond lader
    quèlla brutta loeuggia d’on mond lader
    quèlla brutta tròia d’un mond lader
    el cantava indeperlù mè pader.
    Mondo ladro pieno di padroni
    di cattivi che son tutti buoni
    di sbarbati senza più i maroni.
    Mond lader, mond lader.

    E gh’hoo duu fioeu che parlen minga
    hinn domà bon de cicciarà de cicciarà
    al telefonin
    la tosa con l’anèllo al naso
    anca incoeu l’è tatuada
    in bel bamborin
    la mia mise la vosa in cà
    la vosa che la par uno strasciee
    el mè padron el comunista
    a fin del mes el me da nò i danee.

    Mond lader
    mì ‘l so nò se gh’hoo de fà mond lader
    mì ‘l soo nò se pòdi fà mond lader
    voraria savè doe el va domani
    cosa ne sarà di me domani
    che c’ho solo merda nelle mani.
    Mond lader, domani.

    Ieri rincorrevo il tempo
    il tempo mi correva dietro
    erano gli anni della fantasia
    oggi son qui che guardo il cielo
    con le sue rondini in volo
    e son minga bon de scappà via.

    Gh’è più i tosan quèi d’ona vòlta
    che la davn dree a ona pòrta
    e la scighera l’era poesia
    e te see denter in di oeugg
    me trèma ancamò i genoeugg
    la prima vòlta che sei stata mia.

    Mond lader
    mì te voeuri pròppi ben, mond lader
    e son chì col coeur in man, mond lader
    ti vorrei dare di più, mond lader
    ma puttana tròia d’un mond lader
    son staa minga bon de vèss on lader
    cosa ne sarà di me domani
    che c’ho solo merda nelle mani.
    Mond lader, domani
    Mond lader, domani
    Mond lader, domani.



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    Tu, Quanto Tempo Hai?







    Ci sono foglie che si aggrappano ai rami perche non vogliono cadere mai,ci sono stelle che si aggrappano al cielo perche si accorgono di finire,sai, ci sono ubriachi che stringono il bicchiere perché è sempre l'ultimo che fa paura,ci sono uccelli che sentono lo sparo e contano quanto gli resta ancora.
    Ed è soltanto questione di tempo:quello che serve a salvare un uomo,il cielo quando è in attesa di un lampo,una chitarra che aspetta un suono,una ragazza col cuore in gola,perché il suo amore non puo finire,o il tempo prima della parola che non avresti mai voluto dire...
    E tu,quanto tempo hai?
    tu,quanto amore hai?
    io,non ti perdo mai ti aspetto al fondo di questa strada,sai;tu,quanto tempo hai,quanto tempo hai,quanto amore hai?
    Ci sono ragazzi che chiudono gli occhi e si distruggono in un altro tempo,ma d'altra parte ci sono vecchi che darebbero tutto per un momento,ci sono lettere che non arrivano,baci che restano immaginari,ci sono treni che si stanno chiedendo quando finiscono i binari.
    E ci sono poeti che chiedono a Dio un altro giorno per dire qualcosa e i giardinieri sdraiati di notte col naso sul gambo di una rosa,ci sono bambini che aspettano quando verranno per spegnere la luce, e uomono che hanno sfidato il tempo perchè qualcuno sia felice.
    E tu,quanto tempo hai?
    tu,quanto amore hai?
    basta solo sapere questo,sai,conta solo questo, sai.
    Tu,quanto tempo hai
    Tu quanto amore hai:
    non è niente
    non è successo niente,sai,
    dimmi solo se ti ho perso o non ti ho perso mai;tu quanto tempo hai?
    quanto tempo hai,quanto amore sei?




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    Il Cielo Di Austerlitz



    Sono caduto come un airone
    colpito al volo nella brughiera
    sono caduto come d’autunno
    la foglia stanca di primavera
    sono caduto sulla mia schiena
    tra un fiore d’anice e una betulla
    e guardo immobile come un bambino
    nella sua culla.

    Sopra di me c’è soltanto il cielo
    e in cielo scorrono gli anni e i mesi
    nessun ricordo sembra più vero
    tra gli urli altissimi dei francesi
    sono caduto sulla mia ita
    sprecata a credermi onnipotente
    chè tutto è vano su questa terra
    e tutto è niente.

    Com’è lontano Dio, lontano il cielo
    da tutto quello che ho creduto vero,
    com’è lontano Dio, lontano il tempo
    un’ombra miserabile di eterno;
    avessi amato gli uomini e i pensieri,
    potessi amarti molto più di ieri:
    com’è lontano, lontano il cielo, il cielo...

    Dov’è finito lo sfarzo assurdo
    di Pietroburgo, di quella reggia,
    e le risate, l’oppio, l’onore,
    dov’è il mio popolo che m’inneggia,
    tutto il rumore è una voce spenta,
    qui arriva solo l’eco dell’aria
    e il canto dolce che mi addormenta
    della mia balia.

    E guardo questo nano francese
    meschino come la sua vittoria
    che conta i morti così cortese
    e crede d’essere lui la storia,
    “e io non posso, non voglio morire
    amo la vita, quest’erba e l’aria”,
    gli uomini sono un’avventura
    straordinaria.

    Com’è lontano Dio, lontano il cielo
    da tutto quello che ho creduto vero
    com’è lontano Di, lontano il tempo,
    il sogno d’esser uomini è un momento,
    potessi amare molto più di ieri,
    potessi amare chi ho perduto ieri,
    com’è lontano Dio, lontano il cielo, il cielo...

    potessi amare molto più di ieri,
    potessi amare chi ho perduto ieri,
    com’è lontano Dio, lontano il cielo, il cielo.



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    Il Violinista Sul Tetto





    Io da grande partirò soldato
    con la giacca nuova e col fucile,
    con la giacca che tu m’hai cucito
    servirò la patria, a costo di morire.

    Mamma, oppure no, farò il pompiere
    che si getta impavido nel fuoco,
    salverò la vita del mio amore,
    brucerà il mio cuore di ben altro fuoco.

    Mamma dammi centomila lire
    che domani parto, vado a ddà il pompiere
    mamma dammi centomila lire
    che domani voglio fare il bersagliere.

    Ecco qua le centomila lire
    per l’eroico piccolo pompiere,
    ecco qua le centomila lire
    per le piume al vento
    del mio bersagliere,
    ecco qua le centomila lire
    te le darò quando ti vedrò partire.

    Mamma, sento che sarò poeta,
    già mi vedo scrivere “Alla luna”,
    “L’infinito”, “A Silvia”, la vicina
    che è la nipotina della sora Bruna,

    o mi faccio frate confessore,
    pè sentì i peccati della gente,
    soprattutto quelle delle suore
    che se fanno fare, ma non se sà niente.

    Mamma dammi centomila lire
    che mi fo poeta pè ccantà l’amore,
    mamma dammi centomila lire
    che sarò domani frate confessore.

    Figlio figlio che tu sia poeta,
    o soldato o frate confessore,
    o il pompiere che non teme niente,
    se ne accorgeranno tutta quela gente:
    dormi adesso ninno, nella sera
    tu sarai l’orgoglio d’ogni tuo parente.

    Mi dicevo quando sarò grande
    sceglierò tra vivere e capire,
    se dovrò cambiare le mutande
    se dovrò restare, se dovrò partire:
    mamma sono diventato uomo,
    e mi hai dato centomila lire,
    ma non sò né frate, né pompiere
    nianca sò poeta, nianca bersagliere.

    Sai dov’è finito il tuo bambino?
    solo sopra il tetto a sonà il violino,
    a sonà il violino sopra il tetto
    con un muro bianco proprio dirimpetto.

    Figlio, figlio, se nessuno ascolta,
    la tua mamma ti farà una torta,
    sono sona figlio tutta notte,
    non ti disperare, tanto che ce fotte?

    Mamma, mamma, forse il mio destino
    era lì sul tetto a sonà il violino,
    che mme frega se nessuno sente,
    tanto non lo suono mica per la gente.

    Sona, sona, figlio, figlio bello
    mamma tua ti porta il limoncello,
    e ti porta pane e pecorino
    se ti viene fame prima del mattino.

    Mamma, mamma, questo è il mio destino
    stare sopra il tetto a sonà il violino,
    dillo a babbo, dillo alle sorelle
    se nessuno sente, sòno per le stelle;
    dillo a babbo, dillo alle sorelle
    sòno per me solo, sòno per le stelle.


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    Le Rose Blu








    Vedi,
    darti la vita in cambio
    sarebbe troppo facile,
    tanto la vita è tua
    e quando ti gira
    la puoi riprendere;
    io,
    posso darti chi sono,
    sono stato o chi sarò,
    per quello che sai,
    e quello che io so.

    Io ti darò
    tutto quello che ho sgnato,
    tutto quello che ho cantato,
    tutto quello che ho perduto,
    tutto quello che ho vissuto,
    tutto quello che vivrò,
    e ti darò
    ogni alba, ogni tramonto
    il suo viso in quel momento
    il silenzio della sera
    e mio padre che tornava
    io ti darò.

    Io ti darò
    il mio primo giorno a scuola
    l’aquilone che volava
    il suo bacio che iniziava
    il suo bacio che moriva
    io ti darò,
    e ancora sai,
    le vigilie di Natale
    quando bigi e ti va male,
    le risate degli amici,
    gli anni, quelli più felici
    io ti darò.

    Io ti darò
    tutti i giorni che ho alzato
    i pugni al cielo
    e ti ho pregato, Signore,
    bestemmiandoti perchè non ti vedevo,
    e ti darò
    la dolcezza infinita di mia madre,
    di mia madre finita al volo
    nel silenzio di un passero che cade,
    e ti darò la gioia delle notti
    passate con il cuore in gola,
    quando riuscivo finalmente
    a far ridere e piangere una parola...

    Vedi,
    darti solo lavita
    sarebbe troppo facile
    perché la vita è niente
    senza quello che hai da vivere;
    e allora,
    fà che non l’abbia vissuta
    neanche un po’,
    per quello che tu sai,
    e quello che io so.

    Fà che io sia un vigliacco e un assassino,
    un anonimo cretino,
    una pianta, un verme, un fiato
    dentro un flauto che è sfiatato
    e così sarò,
    così sarò,
    non avrò mai visto il mare
    non avrò fatto l’amore,
    scritto niente sui miei fogli,
    visto nascere i miei figli
    che non avrò.

    Dimenticherò
    quante volte ho creduto
    e ho amato, sai,
    come se non avessi amato mai,
    mi perderò
    in una notte d’estate
    che non ci sono più stelle,
    in una notte di pioggia sottile
    che non potrà bagnare la mia pelle,
    e non saprò sentire la bellezza
    che ti mette nel cuore la poesia
    perchè questa vita adesso, quella vita
    non è più la mia.

    Ma tu dammi in cambio le sue rose blu
    fagliele rifiorire le sue rose blu
    Tu ridagli indietro
    le sue rose blu.
    [Modificato da fiordineve 14/03/2008 00:06]
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