FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

LA CICALA E LA FORMICA

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    poetasenzanome
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    00 24/12/2003 07:07

    LA CICALA E LA FORMICA

    Si era nel cuore dell'inverno
    ed ovunque un rigido freddo
    imperava incontrastato e pungente,
    attanagliando nella sua morsa
    gli esseri viventi più disparati,
    fossero essi animali o vegetali.

    Neppure aveva risparmiato la casa
    della frivola e canterina cicala,
    dove, insieme al suo grande rigore,
    incalzava lo spettro della fame,
    il quale costringeva la poveretta
    a lunghi digiuni e a notti insonni.

    Poi si ricordò l'affamato insetto
    che nella calda stagione estiva,
    mentre esso si dava spensierato
    alle sue stridenti esibizioni canore,
    infaticabile la laboriosa formica
    faceva l'ingente sua scorta di cibo.

    Perciò, sicuro che il suo nido
    era provvisto di ogni ben di Dio,
    decise esso di fare una visita
    al rossiccio e minuscolo esapode,
    per ottenere da lui qualche avanzo
    e smettere così di soffrire la fame.

    Quando però ebbe la cicala finito
    di farle la sua lagnosa richiesta,
    descrivendole bene nel contempo
    la sua commiserevole situazione,
    per niente muovendosi a pietà di lei
    non esitò a chiederle la saggia formica:

    "Mi sai dire, mia cara, cosa facevi,
    intanto che io per l'intera giornata,
    incurante del caldo e della pioggia
    e lavorando peggio di una schiava,
    ero incessantemente tutta intenta
    a riempire di provviste il mio nido?"

    "Lo sai anche tu - fu la sua risposta -
    che m'invitava la stagione a ben altro,
    anziché a mettermi a sfacchinare duro
    sotto un sole che sembrava una fornace;
    perciò trovavo molto più rilassante
    dedicarmi tra i rami all'ozio e al canto".

    Impietosa allora le obiettò la formica:
    "Se queste sono le sole tue ragioni,
    per cui giustamente durante l'estate
    preferisti oziare e pure cantare,
    adesso avverto il dovere d'invitarti
    a spassartela con il ballo e la fame!"

    Dalla risposta data dall'accorta formica
    all'incauta ed indolente cicala
    possiamo trarre il seguente precetto:
    se non ci adoperiamo prima per esso,
    noi non possiamo pretendere dopo
    che sia tutto roseo il nostro avvenire!

    poetasenzanome




  • danzandosottolaluna
    00 25/12/2003 10:02

    Poesia paideutica...dal nostro Poeta-Filosofo, sempre!!!


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