00 04/03/2003 21:59
AL CREATORE


Mio Creatore, che prima di me hai creato tutto quanto viene scorto dai miei occhi, tutto quanto viene percepito dai miei sensi, tutto quanto viene udito dalle mie orecchie, tutto quanto viene gustato dalla mia lingua, tutto quanto viene toccato dalle mie mani, tutto quanto viene concepito dalla mia mente e tutto quanto viene provato dal mio cuore, Ti prego di accrescere in me la tua creazione, munendomi anche della facoltà di poterti intendere nella tua vera essenza, perché io possa glorificarti ed amarti con quell'amore e quegli inneggiamenti che si convengono alla tua Divinità. Ora, anche se mi sento parte di Te, anche se avverto in me la tua presenza, anche se Ti riconosco quale mio unico eminente Signore, non ancora riesco ad immaginarti in un modo qualsiasi. Per tal motivo, come Tu ben sai, vado soffrendo in modo indicibile.

Senza conoscere la tua verità e senza avere di Te un'idea ben definita, io mi sento un essere privo di significato e di un valore finale; nonché la mia vita viene interamente soggiogata da un vuoto incolmabile, che la dissesta, le toglie ogni equilibrio interiore e la scaraventa in una plaga di forme morte e di aride idee. Sì, Tu soltanto puoi sorreggermi nella mia realtà, puoi potenziarmi nella mia esistenza materiale e spirituale e puoi infondermi il vero desiderio della vita.

Se Tu non ci fossi, neanche io esisterei; se Tu lo volessi, l'universo, nella sua interezza, si disintegrerebbe in un attimo; se te ne venisse la voglia, con un cenno soltanto pietrificheresti il mare. La tua potenza non ha limiti: ad essa sottostanno supinamente, come pure obbediscono ciecamente, le forze del cielo, della terra e del mare. Essa è inesauribile, è ineguagliabile, è potenziatrice delle leggi universali: può ricondurre all'ordine il caos, come pure può arrecare lo sconvolgimento all'armonia.

Mio generoso Creatore, quanto tempo dovrò ancora attendere, prima che il mio intelletto venga abbagliato dai raggi della tua rivelazione? Quando ciò si verificherà, il mio cuore ribollirà di esultanze, il mio spirito traboccherà di lodi e di amore, il mio corpo tutto fremerà di gioie e di delizie, il mio senno entrerà in possesso di ogni vera sapienza. Da parte sua, il mio pensiero finalmente volerà sopra i sentieri rassicuranti della verità assoluta e la mia timida anima con grande dedizione s'infervorerà della tua luce illuminante.

Per me, allora, ci saranno giorni fortunati, perché pervasi della tua Maestà Divina; ci saranno momenti beati, perché fecondi della tua immensa Bontà; ci saranno pensieri fulgidi, perché ispirati dal tuo Spirito animatore; ci saranno iniziative illibate, perché tendenti alla tua Santità immacolata. Insomma, tutto quanto mi appartiene sarà integrato dall'impronta salutare della tua Perfezione.

Adesso, invece, la mia anima volge qua e là sguardi smarriti; quasi si contorce nel suo intimo; è sprovvista di quel fervore e di quello slancio, che possano invogliarla a partecipare dell'Assoluto; si sente neghittosa ed impotente a costruirsi una sua identità; agonizza nella sua sterile esistenza; aspira solamente a superarsi e a perfezionarsi nella tua gloria.

Quindi, mio altissimo Creatore, urge che Tu mi Ti riveli, mi Ti offra con tutta la tua grandezza e con tutto il tuo splendore; ma soprattutto mi munisca della prima delle facoltà, che è quella che mi guiderà a Te con i pensieri e con le opere. Solo così la mia vita potrà ispirarsi inequivocabilmente alle tue sacrosante leggi e potrà rifuggire da tutte quelle azioni empie, che possono solo offendere il tuo nome e la tua divinità.

Io anelo a Te, voglio infiammarmi di Te, voglio potenziarmi in Te, voglio vivere con Te, voglio agire per Te, voglio seguire ogni direttiva emanata da Te, voglio che nessuna forza malefica s’intrometta mai fra Te e me. In tal modo, sono sicuro che la mia totale esistenza assurgerà al più integro e al più perfetto dei valori, cioè quello della mia rigenerazione nel tuo Spirito universale ed eterno.

poetasenzanome