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Tumore / Prevenzione

Se è vero che in natura sono numerosissime le sostanze in grado di provocare danni al DNA, è intuitivo e del tutto verosimile sospettare la presenza di sostanze capaci di proteggere l'organismo da questi danni. In effetti, si calcola che in natura esistano più di 600 anticancerogeni, di cui 30 sono attualmente in studio sull'uomo: queste sostanze agirebbero sia a livello di inattivazione di cancerogeni chimici, sia attraverso un'aumentata riparazione del segmento di DNA danneggiato. La disciplina che studia queste sostanze si chiama chemioprevenzione, ma sarebbe meglio chiamarla farmacoprevenzione, per distinguerla normalmente dalla chemioterapia. La farmacoprevenzione verifica la capacità di queste sostanze di arrestare il processo iniziale della degenerazione tumorale nelle neoplasie del polmone, dell'esofago, di testa-collo, dello stomaco. Un derivato della vitamina A, la fenretinide, si è dimostrato utile nel proteggere l'individuo da recidive o nuove localizzazioni di precancerosi del cavo orale o della faringe e riduce del 30% la probabilità di ammalarsi alla mammella controlaterale nelle donne sotto i 50 anni che hanno sofferto di tumore al seno. Altre vitamine sembrano proteggere dai tumori, per es. la vitamina E dal carcinoma prostatico. Inoltre, alcune sostanze ormonali sono state testate come farmacoprotettori in oncologia: è il caso del tamoxifene, già ampiamente noto come farmaco adiuvante, in grado di bloccare i recettori cellulari estrogenici proteggendo la ghiandola mammaria femminile dal rischio di carcinoma.