10 16/02/2022 14:38


Fa le ore larghe l’ultimo clamore del sole
l’ammantato riverbero sui pendii allunga le distanze degli
erbaggi ondulati, spianando al suolo ogni percezione di benessere.

Ha la pazienza dell’aria intiepidita questa veduta illimitata
ha la carezza della luce diffusa, l’odore, la piega
onesta e reale d’un bene maturo donato sulle guance.

Incedono le ombre sui nostri passi, lenti tra i confini dei raccolti
ormai falciati e le mosse ondose dei canali,
specchi di colori perlustratiti dalle coppie degli amanti.

Mentre il tripudio declina al canto ormai finale e i rifugi
delle lepri sono già assegnati e fermi, il profumo
della terra si alza fino a riscoprire una dolcezza dal passato: tenevi

la mia mano forte, mentre guardavamo il mare piatto
di pianura, e senza lasciar volare una parola, piano
mi lasciavi il tempo rammentato del tuo ultimo tramonto.




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pennabianca