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Quando uno stimolo gustativo non ha conseguenze negative, esso viene individuato come sicuro e il consumo della sostanza a esso collegato non viene condizionato, ma se uno stimolo gustativo è associato al manifestarsi di un malessere, si determina la rapida evoluzione di un comportamento avversivo che induce il rifiuto di quel determinato alimento. Questa forma di memoria è definita avversione condizionata al gusto.