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La stessa pienezza incolore dell’aria
o il deformarsi del vento,
mimetismo di luce che attraversa involontaria.
Fonte alta nella pioggia
fonte bassa nelle radici
che succhiano dal cielo,
anima infermabile, rumore largo
e nebbia e gelo e nuvola solenne,
lastra brillante a custodia del silenzio.
Semplicità, eccitazione d’un tremore
a fior di pelle
gusto fresco a saziare nella gola,
svuotamento rinfrescante di nessun invecchiamento.
Onde che s’arrotolano a sera
tracce che schiumando sanno rievocarsi
in infinite cure di pensiero,
incontenibili orizzonti, sboccio bianco estremo,
rosa di purezza.

vg


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pennabianca