00 01/06/2020 12:00

A VOLTE VIVERE

Non si sente voce, presenza, sguardo, anima d'ombra
o calpestio, ma solo un ricambio d'aria
sospeso sopra il fiume.
Qualche mosca e un piccolo cordone di formiche
tra i tavoli, la traccia degli orti dei poeti, è segnata e sconnessa,
bottiglie asciutte, ricordo di feste consumate,
tracciano i confinamenti.
Qui è l'altro mondo, il confine della religione
che adora il fiume e la terra.
Qui rilucono ogni tramonto
le preghiere blasfeme dei pescatori muti, orme
scavate su secoli di fango.
A volte un fiore, a volte un ritorno di piena e notti
senza stelle, perchè a volte
vivere
vuol dire morire.

Magia del bosco, ritorno d'anime sedute in cerchio
a masticare duro, mistero
di quel navigare silenzioso e strano.

vg


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pennabianca