Come un affaccio ampio,
il sole, oggi, in primavera fatta,
deborda. Un coinvolgimento
degli occhi, azzurrati,
che non domanda limiti, seppur
esiste un orizzonte.
Oltre, c’è solo il vento, che riposa, e acqua
richiamata ai bordi delle spiagge. Il fiume grande
non parla, lascia navigare
l’odore pieno delle ali, e resta
calmo, liquido e fiorito. Da qui
penso solo cielo, nessun dolore, oggi,
da dedicare, nessun spiacere
da raccontare.
Solo luce, innervata, sulle guance verdi foglie,
sull’intero spazio.