00 01/05/2020 09:38
COme VIvremo Domani
Rinchiusi nelle nostre trappole per topi
senza più formaggio,
con una fame rinnovata e la bava alla bocca come il cane di Pavlov
illuso da un richiamo
nessuna luce in fondo al tunnel
ed un notturno al piano
da ascoltare in piedi da lontano

A giorni allargano gli spazi tra le sbarre il tanto da infilarci la testa
e guardare il cielo senza aerei
o il mare così azzurro che d’estate non lo vedi e i soliti pensieri
e l’assenza di un abbraccio o di una stretta di mano o un bacio che mai prima ho amato
ora mi sembra insopportabile

Potrei toccarti con le parole e scuoterti come una centrifuga
o farti ridere con una smorfia inopportuna
se non fossero la mia bocca e la tua coperte da un’insolita mascherina
che ci annulla e ci rinchiude nella forza degli sguardi in cui per timidezza
non so guardarci

Potremo trovarci con gli occhi
al centro del corpo chiusi
e il respiro legato al fondo dell’anima
con un tubo di plastica
a dormire di un sonno indotto
senza più conoscere la paura
in un sogno che non ricircola
e svanisce
nel suo teatro a pressione negativa.

Potremo trovarci con gli occhi aperti
a guardare nei figli la smania di vita
che ribolle nella loro indolenza
come l’acqua di una pentola a pressione
che fischia
o vederli smarriti in un mondo sottratto
distanziato, rallentato, svuotato
dai sapori e odori e dal contatto
delle mani e dei corpi.

Potremo trovarci come al risveglio
di un incubo ricorrente
contenti di esserci di nuovo sbagliati
liberi come topi in una gabbia
a girare sulla giostra della vita semplicemente
dove eravamo rimasti
ma solo più vecchi e più innamorati
della sua assurda normalità.


...

ventriloquo del silenzio


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