Ora, se il silenzio s’immerge
nel dolore e il destino trafigge
la vita, il senso ultimo diverge
da profondità ove il cuore si figge.
Corrono le nuvole all’orizzonte
per strapiombare sull’infinito.
Là il tempo è vertigine, ponte
oltre il nulla, oltre il mondo ferito.
E attendo diviso da me, scisso,
sotto il cielo sporto sull’abisso.
avalon - http://zret.blogspot.com/